La casa. Blackwater III
- Autore: Michael McDowell
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2023
La casa, scritto da Michael McDowell, è il terzo volume della saga denominata Blackwater, pubblicato da Neri Pozza nella traduzione di Elena Cantoni. La saga gotica di McDowell si fa sempre più avvincente e curiosa.
I personaggi, man mano che la narrazione procede, si vanno sempre più configurando e in questo terzo volume, direi che si vanno ispessendo i personaggi delle sorelle Miriam e Frances, a netto contrasto con quello di Elinor, che è sempre più importante, e di Mary-Love Caskey, la genitrice, da cui tutto discende. Compresa la ricchezza.
Miriam e Frances sono sorelle, e sono nate dall’unione di Oscar Caskey con Elionor, sua moglie. Non possono essere più diverse: Miriam, ceduta dai genitori alla nonna Mary-Love che l’ha cresciuta, assomiglia sempre più alla matriarca, è capricciosa, superba, viziata ed arrogante; mentre Frances, cresciuta con i genitori, è una bambina impaurita, gentile, timida e paurosa.
Miriam viene descritta in questi termini:
Era nata poco più di dodici mesi prima della sorella minore, ma per maturità sembrava sopravanzarla di anni interi. Cresciuta con la nonna e la zia Sister, finché quest’ultima e il marito avevano traslocato, Miriam era stata coccolata, viziata e vezzeggiata in ogni momento di veglia dei suoi sette anni di vita. Questa tendenza a indulgere nei suoi confronti si era accentuata dopo il 1926.(…) Era alta e snella come tutti i Caskey, e indossava sempre i migliori abiti alla moda per l’infanzia. Era una bambina ordinata e puntigliosa; parlava quasi di continuo, ma mai a voce alta.
Frances, invece:
Era molto diversa. Mentre la sorella era energica, robusta, e animata dalla tensione nervosa, Frances sembrava avere un debole controllo sul proprio corpo e sulla propria salute. Cadeva vittima di raffreddori e febbri, con una facilità preoccupante; sviluppava allergie e brevi malattie di causa indefinibile. Aveva un’indole timida.
Le due abitano in due case differenti, ma prospicienti. Solo che la casa di Miriam è una casa bella e ricca, quella di Frances è spesso buia, e popolata da inquietanti presenze. Fino a che Frances non si ammala seriamente. Un’artrite brutta e devastante la blocca nel letto per ben tre anni, curata con ostinazione e dolcezza dalla stessa madre. Che accadrà alla piccola Frances?
Intanto a Perdido si è stabilita anche Queenie Strickland, cognata di James Caskey, con i suoi bambini, che sembra aver trovato un po’ di pace dopo l’allontanamento dal marito, il violento Carl. Ma costui torna a farle visita. Che accadrà? Sarà per sempre la sua spina nel fianco?
Inoltre Mary-Love decide di far visita alla figlia lontana Sister e organizza per tutto il clan un viaggio per Boston. Ma proprio il giorno della loro partenza la genitrice Mary-Love cade preda a un attacco di febbre insolita. Lei decide di non partire, e di sottostare alle strane cure che le propina la nuora Elinor. Che accadrà tra queste due figure, così lontane e diverse, che non hanno mai perso occasione di farsi una tacita quanto distruttiva guerra? Purtroppo una delle due, questa volta, perderà la partita per sempre. Inoltre che accade veramente in quella strana casa abitata da Elinor? E soprattutto cosa accade nella stanza situata al primo piano?
Il mistero si infittisce…
Il terzo volume della saga Blackwater non si distingue molto dai precedenti.
La lettura è di genere; il gotico che nei primi titoli sembrava soltanto soffuso, qui si fa avanti con descrizioni spettrali e inquietanti.
Nella prima mattina una strana nebbia, caratterizzata da un odore fangoso e sgradevole, sembra avvolgere la casa di Elinor, ma soltanto Frances e lei se ne accorgono. Non solo, esiste uno strano sgabuzzino, sempre chiuso, che a Frances incute un timore reverenziale, da cui sembra fuoriuscire uno strano bambino. L’atmosfera di paura è dunque assicurata e ben delineata.
I personaggi diminuiscono e sono ottimamente descritti; la trama del libro è ben congegnata e riguarda soprattutto pochi episodi che però si protraggono lungo tutto il percorso narrativo. Dunque, in definitiva un altro, importante, tassello che va a ricostruire la storia di una protagonista ambigua e dai contorni torbidi che solo all’ultimo rivela tutta la sua essenza. Una lettura celere, caratterizzata da uno stile fluido, ma preciso, semplice, e veloce. Per chi ha amato i precedenti volumi una ulteriore conferma; per gli altri una piacevole e curiosa scoperta. I volumi possono anche essere letti autonomamente, ma sarebbe meglio leggerli seguendo l’ordine cronologico, per non fare troppa confusione. A questo punto, non posso far altro che dire arrivederci al quarto volume della saga, sperando che sia sempre una lettura intrigante come questa. Buona lettura!
LA CASA Blackwater III
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Un libro perfetto per...
A chi ama il gotico e i precedenti volumi della saga Blackwater.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La casa. Blackwater III
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