Un Dio in rovina di Kate Atkinson

Esce il 26 maggio “Un dio in rovina” (Nord, 2016, titolo originale A God in Ruins, traduzione di Alessandro Storti), il nuovo romanzo, vincitore del Costa Award, di una delle più importanti scrittrici del panorama narrativo inglese, Kate Atkinson, diventata nel 2011 Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per meriti letterari.

Nel 1925, in Inghilterra, l’undicenne Teddy Todd viveva a Corner Fox, bella dimora circondata dal giardino, insieme con i genitori, i fratelli e le sorelle, tra le quali la quindicenne Ursula per la quale il bambino nutriva un affetto schietto e semplice. Dopo le vacanze estive, il sensibile Teddy sarebbe andato a studiare in collegio.

“Sii stoico, vecchio mio”

era stato il consiglio del padre Hugh, che lavorava in banca. In quella torrida giornata di luglio, Teddy era andato nel bosco e aveva raccolto “un grosso mazzo di campanule” per la bella mamma Sylvie. Nel 1940, in seguito allo scoppio della II Guerra Mondiale, Teddy si era arruolato nella Royal Air Force, arrivando a pilotare un aereo Halifax, bombardiere pesante quadrimotore, che portava il suo carico di morte fino in Germania e nella Francia occupata. Nel 1945 a Londra, il pilota da caccia “vestito in uniforme” si era unito in matrimonio con Nancy, suo amore d’infanzia, la quale per l’occasione aveva indossato un vestito lungo “della Parigi anteguerra”.

Il libro considerato “romanzo dell’anno” per The Guardian e The New York Times, copre uno spazio temporale di quasi cento anni in cui l’autrice, andando avanti e indietro nel tempo, narra le vicende della figlia di Teddy, la scrittrice Viola, e i suoi figli Bertie e Sunny. Dopo il successo mondiale di “Vita dopo vita” (Nord, 2014), che “parla di Ursula Todd e di ciò che le accade durante l’attacco a Londra”, la Atkinson torna con un libro che considera

“in coppia con il precedente, anziché come un seguito”.

“Un dio in rovina” si concentra su Teddy Todd e la sua esperienza di pilota nel comando Bombardieri. Come rivela la scrittrice

“nessuno dei due romanzi parla esclusivamente della guerra, entrambi dedicano parecchie pagine a ciò che precede lo scoppio delle ostilità o agli strascichi di esse”

anche se tutta l’esistenza dei singoli personaggi sarebbe stata influenzata dal conflitto.

“Per me l’eroismo di Teddy consiste nel fatto che egli, da sopravvissuto, ha continuato a vivere la sua vita”.

Per quanto riguarda il reperimento delle fonti storiche Kate Atkinson ha letto testimonianze di aviatori e ha visitato gli Archivi Nazionali del Regno Unito. Attraverso la storia di Teddy, il lettore assiste al racconto del Novecento in cui gli eventi si sono susseguiti a una velocità incredibile. La peculiare abilità dell’autrice consiste nel perfetto dominio della struttura della trama e nel modo in cui intreccia le vite dei vari personaggi, concatenandoli l’uno all’altro. Esempio di ciò è il ciondolo d’argento a forma di leprotto che Ursula dona a Teddy nel ’39, che si trovava “appeso al tettuccio della tua carrozzina”.

“L’uomo è un dio in rovina. Quando sarà innocente, la vita si allungherà fino all’immortalità, dolcemente, come il risveglio da un sogno” (Ralph Waldo Emerson (1803-1882), Natura).