666
- Autore: Non disponibile
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
Una raccolta di diciotto brevi storie “di paura”, messa insieme per immergere il lettore nel clima di terrore della notte delle streghe, la festa di Halloween. Le storie di “666” sono state selezionate dopo un concorso legato alla manifestazione Palermo Horror Fest 2015 cui hanno partecipato con inediti gli autori Alessia Lo Bianco, Federica Lo Bianco, Giovanni Buttitta, Marco Di Fiore, Adele Musso, Antonio Scaletta, Rossella Stocco e Francesca Ventimiglia. Scrittori che ci intrattengono in questo percorso con uno stile accattivante, misterioso e insieme intrigante.
Vi si trovano storie che spaziano da uno stile tardo ottocentesco epistolare a sapori gotici, horror orientati sulla forma del serial killer story moderno e truculento per non dire splatter ricorrendo ad anglicismi. I racconti sono fulminanti, alcuni di appena tre pagine e non si ha il tempo di iniziarli a leggere che già sono finiti. Hanno tutti il sapore della vecchia novella horror classica, quella appunto del racconto breve.
Viene alla mente l’aneddoto storico di Villa Diodati, l’episodio legato alla notte del 16 giugno del 1816 quando per un tempesta vulcanica legata a un’eruzione, si ebbe un notevole abbassamento delle temperature. Un gruppo di letterati si radunò in quella villa con l’intento di scrivere ciascuno un racconto fantastico da rileggere poi insieme confrontandosi nelle notti successive. In quella notte nacquero capolavori letterari quali il “Frankenstein” di Mary Shelley, “Il Vampiro” di Polidori e “La Sepoltura” di Lord Byron ma soprattutto si diede vita a nuovi modelli e genere letterari, quali la fantascienza, l’horror ed il romanzo gotico moderno. Un successo letterario che si auspicano raggiungere gli autori di questa accattivante raccolta.
Le motivazioni alla base dei singoli autori delle storie sono tutte diverse sia per quelle dal sapore più moderne o quelle che si rifanno a stilemi antichi. Alcune storie sono in un certo senso positivamente disturbanti nel solco di questa specifica letteratura. Non manca di certo il colpo di scena finale che tiene desta l’attenzione del lettore. L’ispirazione degli scrittori nel cimentarsi sul genere nasce da motivazioni diverse, in genere dall’osservazione della realtà, della diversità e dell’esclusione. Elementi che possono, in soggetti un poco disturbati, portare a compiere azioni violente in una ambientazione non specifica. E quello che accade ai protagonisti potrebbe d’altronde succedere a chiunque in ogni luogo. E spesso una proiezione, una traslazione di disagi e di realtà in cui si vive, delusioni, frustrazioni, amarezze, angosce quotidiane che sono proprie di una letteratura che tende al fantastico. Per alcuni l’ispirazione è tratta nel mondo nell’infanzia e della famiglia dove è presente tutto il bene ed il male del mondo oppure guardando l’abisso che è dentro ognuno di noi. L’immaginario della scrittura trae per altri ispirazione anche nel cinema di genere. Esempi e modelli sono diversi dal Poe de “Il pozzo e il pendolo” ad autori più moderni. I racconti lasciano spesso un sapore agrodolce ma non certo spiacevole e alcuni sono ispirati all’eterno conflitto che vi è dentro di noi. Nessuno è mai perfetto e deve lottare contro le proprie fragilità e le proprie paure tentando di sconfiggerle e divorarle, cibandosene per esorcizzarle.
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