A qualunque costo di Roberto Cocchis

"A qualunque costo" è un romanzo che utilizza gli stilemi del thriller per affrontare in modo non superficiale, ma sempre dal punto di vista della persona comune, argomenti che sono purtroppo sempre di attualità, come la disoccupazione, l’emigrazione interna e la pervasività della criminalità organizzata.
L’intreccio prende spunto dalla situazione disperata di un giovane della provincia di Napoli che si vede offrire un’inaspettata speranza di riscatto da un parente emigrato al Nord con il quale non aveva contatti da tempo: gli offre un lavoro nella sua azienda.

La terra promessa si rivelerà una giungla senza regole, in cui ad andare avanti sono soprattutto gli individui più spietati e cinici. Dietro la promessa del lavoro sicuro c’è forse la mano della delinquenza organizzata, o forse perfino qualcosa di peggio.
Il tentativo del protagonista di scoprire la verità ha quale immediata conseguenza quella di mettere in serio pericolo la sua vita. La sua determinazione a salvarsi, poi, innesca una serie di conseguenze che finiranno per complicare la vicenda con una serie di svolte prima imprevedibili.
Debitore di Scerbanenco, per quanto riguarda l’ambientazione provinciale lombarda, e dei classici del noir americano in riferimento alle atmosfere cupe e sempre caratterizzate da una angosciosa incertezza, "A qualunque costo" è un thriller atipico anche se rispettoso fino in fondo delle regole del genere, che offre uno scampolo di cittadinanza letteraria a un sottobosco della società civile abitato per lo più da gente con un passato da dimenticare, un presente squallido e nessun futuro al di là del breve termine. Ma è anche una storia di riscatto esistenziale da parte di un uomo che, anche quando la sua vita è ridotta ai minimi termini, non cede allo sconforto e cerca ugualmente di non tradire mai quelli che considera i suoi valori di riferimento.

Sebbene ambientato nei primi anni ’90, potrebbe essere un romanzo che descrive alla perfezione una parte del mondo di oggi, una parte di cui in narrativa si è sempre parlato troppo poco e senza mai realmente calarsi all’interno della sua realtà. La lettura è sempre agevole e avvincente, grazie a uno stile che non è mai pretenzioso e non cade mai nell’uso di alcun cliché; e nemmeno è mai banale o scontato, né nella caratterizzazione dei personaggi, né nei dialoghi, né nelle descrizioni, né soprattutto nello svolgersi dell’azione.