ANUIR - Il segreto di Halamon di Vincenzo Cortese

Vincenzo Cortese, medico veterinario e scrittore emergente, ci presenta personalmente il suo libro "ANUIR - Il segreto di Halamon" pubblicato con Giraldi Editore nel 2009.

Buongiorno Vincenzo. Ci racconti da dove è nata l’idea di scrivere questo nuovo Fantasy.

Il fantasy nasce dai miti e dalle leggende, in genere quelle nordiche, tuttavia esiste un’altra via, tracciata da chi scrisse dei "fantasy" più di 2000 anni fa ed è a loro che mi sono ispirato, pur non tradendo la tradizione più moderna.
L’idea per Anuir nacque quando, per puro caso, ripescai dalla soffitta una copia dell’Eneide e, rileggendone i versi, riflettei sul fatto che molte delle situazioni descritte da Virgilio, se rapportate ai giorni nostri, potrebbero rientrare nell’iconografia del genere fantasy.

In che chiave lei paragona il fantasy moderno alle opere del mondo classico?

Se parliamo dell’Eneide, ad esempio, si pensi a quando Enea si ritrovò sulle Strofadi a dover affrontare le incursioni delle Arpie, o al continuo ricorso a prodigi divini, armi invincibili, negli scritti di Omero... non è forse fantasy questo? Allora mi sono detto: perché non riportare le figure e le situazioni tipiche di quell’Epica in un ambito più moderno come un romanzo?
Del resto ritengo che lo stesso Tolkien, capostipite del genere fantasy, abbia attinto a piene mani da contesti classici, per così dire, mediterranei.

Che rapporto ha con gli scritti di Tolkien?

Un libro al quale sono molto affezionato è “Lo Hobbit”. Lo lessi all’età di tredici anni. Avevo già spulciato classici dell’infanzia come Verne, London ecc. ma si può dire che quello fu il primo libro che acquistai, mi attirò il rutilante drago sulla copertina.
Ancora lo conservo: ormai le pagine sono ingiallite ma a volte lo sfoglio e mi rivedo a leggerlo nei boschi dell’Aremogna durante una magica vacanza in Abruzzo.

Come può "ANUIR" inserirsi quale novità in un contesto in cui esistono centinaia e centinaia di titoli a partire da Harry Potter, per non parlare di autori come Brooks, Martin?

Innanzi tutto Anuir è il protagonista di un fantasy tutto italiano, poi c’è, come ho già ribadito, l’Epica Classica con la quale tento di contaminare il genere Fantastico Contemporaneo, fin troppo permeato, anche per quanto riguarda molti autori italiani, dal ciclo nordico e, per certi versi, “tolkieniano”.
Proprio per questo suo aspetto, il romanzo tenta di inserirsi come novità in questo panorama, riportando in auge e riappropriandosi delle figure mitologiche tipiche dell’immaginario classico.
Esseri mitologici dimenticati come i centauri o i fauni riprendono così vita nelle pagine di ANUIR, che accompagneranno il lettore in un viaggio nel tempo e nello spazio, richiamando, per certi versi un’atmosfera classicheggiante con forti accenti che ricordano, seppur non nella metrica, i testi latini e greci.

Ci può fare qualche anticipazione sulla trama?

“Il segreto di Halamon” è il primo libro delle cronache della vita di Anuir di Hungarius.
La trama, infatti, si snoda intorno alle vicende che hanno per protagonista questo ragazzo, cresciuto nei pressi di Hungarius, un villaggio a levante dei Monti d’Ombra. I boschi lungo gli argini del grande fiume Dinuarius sono lo sfondo dei suoi giochi d’infanzia.
Il suo spirito avventuroso gli fece un giorno lasciare la rassicurante quiete delle terre in cui era cresciuto, per intraprendere un rischioso viaggio alla ricerca del leggendario Oracolo di Halamon, dimora della Sibilla Celtica, con l’intento di scoprire il segreto che si cela dietro le sue vere origini.
Egli giunge così ad Harbadras, il continente dimenticato, una terra che lo segnò per sempre.
La mitologia ripercorre quindi i binari tracciati dagli antichi, tuttavia le leggende sono del tutto nuove. Valori come l’amicizia, la tolleranza e l’onore permeano i personaggi di questo racconto, siano essi satiri, centauri, uomini o ninfe leggiadre.

Ci saranno dei sequel?

Non credo, dipende da tanti fattori. Del resto è comune, quando un libro “funziona”, scrivere dei seguiti più o meno validi del primo.
In realtà ho già iniziato a scrivere un antefatto alle vicende de ”Il Segreto di Halamon”. Ripercorrendo le gesta del padre adottivo di Anuir e del druido Meriagol ma… come si dice in questi casi? Ah si: ma questa è un’altra storia...