Acuto di Carla Magnani

Docente di Lettere per tanti anni, Carla Magnani presenta il suo primo romanzo “Acuto” (Gilgamesh Edizioni, 2015), una storia intima e intensa che si legge con interesse e coinvolgimento. Il romanzo ruota attorno a scelte e percorsi della vita che, più in là si procede con il tempo, più complessa e tortuosa si fa ma ci offre, a volte, una seconda occasione, magari ricusata nel passato.

Elisa, protagonista della vicenda, è una donna la cui famiglia appartiene alla buona borghesia, quella dei benestanti, di coloro non sottoposti a particolari durezze e asperità della vita e che di essa possono assaporare le piacevolezze. Quella di Elisa si direbbe un’esistenza tranquilla, bella anche se “nutrita di perfetto immobilismo”. Apparentemente realizzata è la vita di questa donna: il padre e il marito notai, due figli, i nipotini, i tanti agi, le belle case in città e al mare e altro ancora. Ogni sua giornata scorre come un fiume quieto e così è diventato anche il suo modo di fare: tranquillo, lineare ben diverso dal prorompente carattere della sorella Ester, per scelta, donna affettivamente libera ma impegnata in carriera. Non si può dire che Elisa non abbia vissuto ma è sottinteso che nella sua esistenza non si sia fatta carico di particolari decisioni bensì abbia beneficiato di quanto, per lei, era già stato previsto dalla famiglia. Le scelte e le occasioni di vita: questo il tema portante del romanzo le cui vicende hanno inizio quando Elisa, in vacanza al mare, riceve una telefonata da lontano. E’ la sorella Ester che dall’America le manda un messaggio deciso e perentorio, un po’ com’è nel suo carattere

“Ciao Eli, ascoltami, sono a New York. Ti anticipo che ho incontrato a un convegno Roberto, il figlio di Marco; mi ha confidato che suo padre è gravemente ammalato e che gli restano pochi mesi di vita. Il suo ultimo desiderio è quello di incontrarti, quindi, bando agli indugi, non puoi non accontentarlo. Alla prossima telefonata studieremo i dettagli.”

Ecco, è arrivato il momento di una vita, quello tanto atteso, quello che si sarebbe dovuto cogliere al volo tanti anni prima per aver l’occasione di “Vivere per raccontarla” come direbbe Márquez. Marco era stato l’amore più profondo cui, però, Elisa aveva rinunciato per seguire il volere paterno. Per una volta, però, la donna esce dalla magnifica gabbia dorata in cui è vissuta protetta e coccolata. Il viaggio per ritrovare Marco, il chirurgo che tanto l’amava e ora in fin di vita, si rivela anche occasione per ricordare. Tante cose tornano alla mente, soprattutto durante le ore di viaggio in aereo: la gioventù con Ester, il periodo degli studi che coincide con il Sessantotto e gli anni successivi densi di turbolenze e cambiamenti non solo per gli studenti ma anche per la società in generale. Così, mentre Ester vive pienamente quel periodo partecipando a manifestazioni studentesche, Elisa, più remissiva, procede negli studi universitari, si diploma anche al Conservatorio diventando una brava pianista ma, poi, rinuncia a tutto ciò volontariamente per unirsi in matrimonio con un giovane notaio.

Che ruolo ha Marco nella sua vita? Marco, studente in Medicina, impegnato nelle lotte studentesche, era stato l’Amore, quello intenso, vero, quello che, però Elisa aveva lasciato dopo un periodo di frequentazione giovanile in favore dell’uomo gradito al padre; Marco messo in un angolo della mente e del cuore per tanti anni ma, in realtà, impossibile da dimenticare. La vita dà ad Elisa l’opportunità di rivederlo e lei, questa volta, la coglie. L’incontro le farà sentire quell’Acuto, quella nota, fatta di musica ma soprattutto sentimento, forte e toccante che val la pena d’ascoltare per dare significato alla vita.

La peculiarità di questo romanzo sta nella capacità di raccontare tanti eventi importanti con gli occhi della protagonista che da essi è sempre rimasta un po’ distante e, quasi per caso o per il forte carattere della sorella Ester, si ritrova ad aprire gli occhi davanti ai tanti momenti della vita, quindi, a cambiare. Forse non sarà un mutamento radicale ma, di certo, l’occasione per guardare alla vita con occhi diversi e più consapevoli.
Carla Magnani ci ha regalato un romanzo fatto di sentimento e di fatti storici che si mescolano ad una crescita interiore improvvisa, forse tardiva ma che ha luogo in maniera profonda e vera.