Addio Cosa Nostra. La vita di Tommaso Buscetta
- Autore: Pino Arlacchi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Chiarelettere
- Anno di pubblicazione: 2019
Pino Arlacchi è un profondo conoscitore del fenomeno mafioso, materia su cui ha pubblicato diverse opere di rilievo ricoprendo importanti incarichi anche livello internazionale. In questa sua una ultima fatica, Addio Cosa Nostra, la vita di Tommaso Buscetta (ChiareLettere, 2019), ha voluto offrire al lettore, sulla base della sua diretta conoscenza con Buscetta, un suo personale apporto alla comprensione della sua personalità.
Tommaso Buscetta, è stato un personaggio cardine che con le sue dichiarazioni ha svolto un ruolo fondamentale nel tratteggiare i meccanismi, i riti dell’associazione criminale Cosa Nostra. La narrazione avviene in prima persona per coinvolgere vieppiù il lettore ed entrare nella psicologia del boss dei due mondi. Una lettura in soggettiva che appassiona facendo entrare nella mente del protagonista che descrive i mutamenti intervenuti nell’associazione criminale con delle regole che Buscetta ritiene di avere rispettato mentre questa delittuosamente si è allontanata sempre più da suoi originali valori di “Onorata Società”.
In Addio Cosa Nostra, la vita di Tommaso Buscetta si descrivono le trasformazioni intervenute ed il suo progressivo distacco dai comportamenti usuali dei mafiosi come il suo continuo viaggiare tra Italia e America. Si descrivono le cerimonie, i riti, il rispetto per le donne e i bambini e la famiglia, poi perduto, ma anche il sorgere iniziale di un’associazione di fratellanza che aveva di mira il rispetto dell’altrui persona, a difesa dei deboli contro le angherie dei ricchi e potenti. Principi e ideali che avevano affascinato il giovane Buscetta, ma che poi invece erano divenuti strumento di sopraffazione e di morte.
Il libro è però anche un efficace ritratto d’epoca, descrivendo da un particolare e personalissimo punto di vista eventi e personaggi particolari. Si parla dell’immediato dopoguerra dei traffici illeciti, del separatismo della banda Giuliano, con una versione dei fatti che si discosta non poco dalle fonti ufficiali come nel caso di Portella delle Ginestre e del successivo omicidio di Salvatore Giuliano e di quello che ne seguì nel bene e nel male. Ed ancora i contatti con Lucky Luciano che era stato agevolato nel suo percorso detentivo come ringraziamento per i sevizi resi agli Alleati sul “Fronte del Porto” in America è sul fronte di guerra in Sicilia. Ma viene rappresentata anche l’organizzazione interna con i soldati, la commissione e i legami con Cosa Nostra d’oltreoceano. E non manca chiaramente il riferimento alle relazioni strette con esponenti illustri delle forze politiche allora dominanti.
Il comportamento mafioso con il suo linguaggio di parole non dette, di frasi incomplete è una caratteristica peculiare dell’organizzazione; un capitolo è titolato appunto “Il regno dei discorsi incompleti” proprio a significare questo particolare tipo di espressioni.
Tutta la narrazione si legge con una tensione molto simile ai migliori gialli anche se molti fatti risultano in parte conosciuti. Ma gli eventi sono descritti e ritmati sempre con una notevole suspense che desta sempre l’attenzione del lettore e leggendo si scorgono le incongruenze e le costruzioni fantasiose che sovente sono state operate.
Addio Cosa nostra. La vita di Tommaso Buscetta
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