Adesso scappa
- Autore: Patrizia Rinaldi
- Genere: Scuola
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Mentre si dibatte sulla Nuova scuola che l’attuale governo sta tentando di varare con la collaborazione di tutti, docenti, genitori, lavoratori della scuola a vario titolo, credo che l’unica vera grande proposta innovativa sia quella di fornire agli insegnanti, sempre più in difficoltà con i loro alunni che sembrano parlare altre lingue ed esprimersi con altre modalità comunicative, strumenti nuovi, capaci di raccogliere l’immediato interesse dei giovani lettori, adatti ad una comunicazione più efficace rispetto a temi che sono ormai presenti in tutti i contesti scolastici (il bullismo è uno di questi).
La scrittrice napoletana Patrizia Rinaldi, insieme alla “fumettista” Marta Baroni, si cimenta nella confezione di un graphic novel che si rivolge ad un pubblico di giovani adulti: “Adesso scappa” racconta di ragazzi, insegnanti, genitori di una scuola come tante.
“La parola più brutta del mondo: sfigati.”
Così comincia la storia che le immagini della Baroni illustrano con un segno deciso, rigorosamente in bianco e nero, dove si alternano illustrazioni piccole ad altre a tutta pagina, che catturano la fantasia di chi legge e non sono mai faticose.
Maddalena e Roberto sono tenuti in disparte anzi addirittura aggrediti da un gruppo di bulle, ragazze al cui capo si è messa Zago, violenta e prevaricatrice, circondata da gregarie e seguaci fedeli. Lei ha messo gli occhi sul ragazzo più bello, Alessandro, che considera “roba sua” e minaccia la biondina Maddalena con l’apparecchio ai denti, i capelli che puzzano di camomilla e un’insufficienza in latino: mentre frequenta il corso di recupero in latino, assegnatole ingiustamente, dovrà sorvegliare e riferire i comportamenti di Alessandro: con chi parla, con chi si accompagna. In realtà la ragazzina è invaghita del bel compagno e le ore che passa con lui al corso di recupero sono le sue ore più felici, tanto più che il recupero di latino è tenuto dal professore “di fascino e mistero”, proprio quel docente sfiduciato e privo di motivazione che aveva progettato una lettera di congedo dall’insegnamento ma che ritroverà spinta e volontà seguendo e difendendo i ragazzi migliori contro le aggressioni fisiche delle loro violente compagne.
La storia è esemplare, ma è raccontata con fantasia e con una sorta di levità: le femmine che si contendono il bel maschio sono ritratte come belve preistoriche, Alessandro come un principe da fiaba, la natura rappresentata attraverso immagini del mare: barche colorate come le facciate delle case, un faro che illumina, il grido come quello della sirena del porto che finalmente ridà voce alla “sfigata” Maddalena.
Un lieto fine non scontato, in cui genitori, insegnanti e allievi riprendono il loro ruolo e la loro identità. Il bacio del principe ha fatto il miracolo, e la ragazzina timida può finalmente uscire dalla sue paure, anche se nello scontro con la bulla Zago ha subito una ferita: il suo dente scheggiato non sarà ricucito dal dentista, sarà il segno evidente che ce l’ha fatta, ha smesso di scappare:
“In fondo non c’è sempre bisogno di perdere pezzi per farcela” afferma Maddalena nelle ultime righe della sua avventura esistenziale: è davvero cresciuta in sicurezza e consapevolezza di sé.
Patrizia Rinaldi mostra ancora una volta di conoscere molto bene le dinamiche spesso perverse che si muovono in sottotraccia (ma neppure troppo) nelle aule delle nostre scuole e ha trovato il linguaggio giusto per porle in evidenza senza troppo drammatizzare: non tutto è perduto, sembra suggerire, ci sono bravi insegnanti che hanno bisogno di rimotivarsi, ragazzi in difficoltà che debbono essere difesi ed aiutati, adulti che non sempre sono all’altezza dei loro compiti ma poi, posti di fronte a scelte concrete, sanno “fare benzina”, come la madre di Maddalena, prima distratta e lontana, poi vicina ed orgogliosa di sua figlia.
Adesso scappa
Amazon.it: 9,50 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Adesso scappa
Lascia il tuo commento