Guaio di notte
- Autore: Patrizia Rinaldi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2023
L’intreccio narrativo e il linguaggio di cui la scrittrice Patrizia Rinaldi si serve in questo suo nuovo romanzo, Guaio di notte (Rizzoli, 2023), la pongono sicuramente a un gradino alto del panorama italiano del genere detective story così frequentato negli ultimi anni.
Tra Napoli e la Toscana si svolge la storia che vede al centro due donne di diversa età, origine, provenienza: una signora napoletana quasi settantenne, la vedova di un famoso ginecologo, prigioniera di una vita fortemente condizionata da una forma agorafobica, che lei stessa definisce “un accidente”, fugge a bordo di un Suv Bmw da Napoli dirigendosi al Nord, inseguita da incubi e paure.
In un periferia romana salva da morte sicura un ragazzo che misteriosi teppisti stanno massacrando, lo carica a bordo, lo fa curare in un ospedale, e decide che sarà il suo autista, dandogli un nome di fantasia, Andrea. Il ragazzo misterioso, dalla conturbante bellezza, ha un aspetto ambiguo, infatti presto la Signora si accorge che in realtà è una donna, di origine asiatica, che cela la propria identità per ragioni sconosciute.
Tra la ragazza e la matura signora napoletana, che ha perso tutta la sua ricchezza e conserva solo la potente auto e una pistola fornitale da un personaggio potente, forse capo di qualche associazione malavitosa, nasce un rapporto del quale nessuna delle due riesce a fare a meno. Ambedue devono dimenticare il passato, e credono che insieme, pur nella loro distanza, forse possono ricominciare una vita diversa.
Arrivate in Toscana in un lussuoso albergo fornito di una Spa e di tutti i confort, si fermano e comincia da qui l’avventura piena di risvolti che è al centro della complicata trama del romanzo. Una serie di delitti, personaggi che compaiono sul palcoscenico di questa narrazione che alterna i tempi della storia: il passato di Andrea, quello di una bambina abbandonata, abusata, condizionata, alla perenne ricerca di una madre, dopo averne perse due, e quello della Signora, che a Napoli ha avuto tutto e tutto ha perduto, conservando forse solo una minuscola cabina sul golfo, davanti a Palazzo Donn’Anna, il punto più fascinoso della città del Vesuvio.
Andrea e la Signora, nella loro eccentricità di comportamenti, finiscono per improvvisarsi detective, alla ricerca di chi nel grande albergo di cui sono ospiti non solventi sta uccidendo i membri di una celebre famiglia.
I meandri sotterranei dell’hotel sembrano la metafora dei meandri di dolore e di sangue che si contorcono nella mente di Andrea, e nella testa della Signora, che fuma la pipa, ha paura della solitudine e ha adottato uno strano animale, Donna Achille, anche’esso di genere ambiguo, che la segue sempre.
Nel libro la Patrizia Rinaldi riesce a condensare una serie di temi che non sempre appartengono al giallo tradizionale: c’è la ricerca della madre, ma anche quella di un agognato amore filiale; ci sono i temi del tradimento, della complicità che non è vera amicizia, della sottomissione, della sessualità fluida e portatrice di inganno e di infelicità, la voglia di punirsi infierendo sul proprio corpo, c’è il desiderio di un’armonia perduta e rimpianta, di una giovinezza sprecata e il sogno di un nuovo inizio.
Patrizia Rinaldi inoltre gioca con grande abilità con la lingua: il dialetto napoletano che la Signora vorrebbe nascondere, riemerge continuamente come la vera lingua madre, a partire dal titolo del libro Guaio di notte, che è una locuzione del parlato che la Signora fa sua. C’è l’avverbio “modestamente”, che torna come parola chiave nei dialoghi tra le due protagoniste della storia per affermare quanto l’una ha bisogno della presenza rassicurante dell’altra; c’è il darsi del voi, che caratterizza il modo partenopeo di dialogare in certi ambienti e che identifica l’origine di chi vuole celarsi.
Alla fine Andrea e la Signora, che avevano cominciato spinte dalla necessità di sopravvivere, si scoprono davvero abili nell’indagare sui delitti che si sono susseguiti in un microcosmo che fa pensare alle trame di Agatha Christie, che compare in esergo ad aprire la IV parte del romanzo, quella conclusiva.
Un romanzo pieno di sorprese che sembra inaugurare un genere nel quale si mescolano delitti e malaffare, indagini e scoperte di segreti celati nel tempo, e soprattutto indagini psicologiche affilate nel descrivere la maternità mancata e la ricerca di felicità di chi ha perduto l’infanzia e il calore familiare.
Commedia e tragedia, ricerca di identità, vita e morte, verità e menzogna, costruzione di personaggi insoliti: proprio brava Patrizia Rinaldi a tenere tutto insieme, grazie a una notevole maturità di scrittura.
Guaio di notte. Un caso per la Signora e Andrea
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