Al canto del gallo
- Autore: Fabian Negrin, Mariachiara Di Giorgio
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Sappiamo che in Italia l’editoria per ragazzi sembra il vero motore del mercato del libro. Una ragione c’è, e questo libro lo dimostra.
Fabian Negrin celebre autore e illustratore nato in Argentina, ma ora italiano, che ha lavorato per diverse case editrici, pubblica ora per Edizioni Corsare un albo illustrato da Maria Chiara Di Giorgio del titolo Al canto del gallo: una fiaba che, con il tono del classico racconto per bambini, costituisce una potente metafora del potere, narrando come conquistarlo, come mantenerlo.
Si racconta di un regno fiabesco fuori tempo e in uno spazio indefinito, alla morte del sovrano non gli succedeva il figlio o il parente più vicino, ma la successione era stabilita per legge in modo del tutto anomalo: tutti i galli del regno dovevano cantare in coro, tutti insieme, il re prescelto all’unanimità, molto difficile da raggiungere. Nell’attesa di un risultato, regnava il caos: niente manutenzione, solo sporcizia, mancanza di produzione di beni necessari, mentre animali predatori minacciavano l’incolumità dei cittadini:
“Gli ospedali straripavano di malati che nessuno curava perché medici e infermieri non venivano pagati da mesi e chi non era in sciopero era disoccupato.”
In quel caos indescrivibile, ogni tanto qualcuno sembrava convinto di aver sentito il proprio nome gridato in coro dai galli. Roberto, Carlo; i sostenitori dell’uno e dell’altro si combattevano con violenza, convinti ciascuno della giustezza delle proprie posizioni. I due contendenti non erano poi troppo diversi, e alla fine il vincitore si accaparrava il potere, con una operazione che oggi definiremmo “trasformismo”. Ma il sovrano, Carloberto I, improvvisamente morì, gettando nella costernazione più nera i sudditi spaventati.
Durante una notte tempestosa tutti attendevano con paura il sorgere del giorno, che portò invece una inattesa sorpresa: i galli cantarono all’unisono, scandendo distintamente il nome del nuovo re…che era un semplice ragazzino, figlio di un panettiere e di una lavandaia, cresciuto in mezzo agli stenti, ma vissuto in una famiglia semplice, serena, di lavoratori onesti; il bambino dai capelli rossi, pieno di speranza, salì al trono con il nome di “Chicchirichì”, senza violenza e con il beneplacito di tutti i sudditi.
In copertina il ragazzino che ha sulla testa, trionfante, il gallo con la sua cresta regale, un esempio delle illustrazioni raffinate di Mariachiara Di Giorgio, che ha saputo seguire con sensibilità l’intento favolistico dell’autore, ma anche e soprattutto le allusioni a un presente difficile che certo non mancano nel testo: disoccupazione, scioperi, malattie, sporcizia, infestazione di parassiti e di topi, mancanza di strumenti necessari per una dignitosa sopravvivenza, lotte feroci di partiti in una dannosa contrapposizione a danno dei cittadini.
Pagine chiare, pagine scure, molti suoni onomatopeici, tanti bambini, molti galli, un album davvero originale, oltre che confezionato con grande maestria.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Al canto del gallo
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