Alì e Nina
- Autore: Kurban Said
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2003
Chi sia realmente Kurban Said è un mistero non ancora risolto. Si ritiene generalmente che si tratti dello pseudonimo adottato dal giornalista tedesco di fede musulmana Essad Bey, ritenuto egli stesso nient’altro che una "seconda identità" adottata dall’ebreo ucraino Lev Nussimbaum, fuggito da Baku in seguito all’invasione dei bolscevichi. Altrettanto curioso il fatto che questo libro, considerato il romanzo nazionale dell’Azebaijan, sia stato pubblicato per la prima volta in Austria nel 1937. D’altronde, nello stesso Azerbaijan si nega che Lev Nussimbaum ed Essad Bey siano la stessa persona. Quale che sia, comunque, la paternità di questo romanzo, resta il fatto che la delicata storia di Alì e Nina, quasi Romeo e Giulietta del Caucaso, è ancora simbolo della vera essenza e del carattere dell’Azerbaijan, terra d’incontro, scontro e ricerca di compromesso di culture e religioni.
Risulta attualmente molto difficile rintracciare una copia in italiano di questo romanzo. In Italia il libro è al momento fuori catalogo, ma mi auguro che ne sia prevista una nuova edizione quanto prima, visto l’interesse della storia e del suo sfondo storico, politico e sociale, e il fascino della narrazione. L’alternativa è cercare un’edizione in lingua straniera, visto che in rete si trovano senza problemi copie in inglese, francese o tedesco, così come in russo, per citare le principali.
"Alì e Nina", ambientato negli anni intorno alla Grande Guerra e alla Rivoluzione Bolscevica, è un dettagliato, ammaliante, esauriente affresco della società azera e della sua storia di quegli anni, tragica e portatrice di dolorosi cambiamenti, una società multiculturale come nessun’altra fra i Paesi caucasici. I due protagonisti sono essi stessi il simbolo della varietà culturale e religiosa del loro Paese, e della volontà di trovare un punto d’incontro pur con la naturale diffidenza e perplessità che ciascuno ha verso chi è, in qualche modo, diverso da lui.
Alì è un musulmano, rampollo di una famiglia in vista di Baku, legato alla propria fede e alle proprie tradizioni, ma aperto al cambiamento. Nina, la ragazza da lui amata, e che lo ricambia con passione, è una nobile georgiana che veste, e soprattutto, vive all’europea. La ragione li vorrebbe divisi, sposati ad altre persone più simili a loro; il cuore li porta all’unione, alla pazienza, alla tolleranza, al compromesso. Il loro fidanzamento ufficiale è visto con approvazione da famiglie e amici di entrambi, sicuri che la strada della convivenza di mentalità e religioni sia la via giusta per il futuro. Ma nessuna storia potrebbe avere uno svolgimento così semplice e lineare. La loro unione viene minacciata da un falso amico, esponente di una famiglia armena (com’è ovvio in un romanzo azero), e da un momento di dubbio e rassegnazione della stessa Nina. Il musulmano che è in Alì dovrebbe adesso uccidere colei che l’ha così incoscientemente macchiato, ma il sentimento ha il sopravvento, e quella che doveva essere una tragedia diventa un’unione definitiva. La vita porta la coppia, per diverse vicissitudini, a confrontarsi con aspetti delle proprie diverse mentalità che non sempre coincidono, ad attraversare periodi di pace e di guerra, felicità e distruzione.
Impossibile esprimere nelle poche righe di una recensione tutte le immagini, le descrizioni, i racconti, la poesia e la passione di questa che non è solo la storia di due innamorati, ma la storia di una nazione e di un popolo. Benvenuti in Azerbaijan.
Ali And Nino
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