Almeno il cappello
- Autore: Andrea Vitali
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
Tra la cinquina finalista del Premio Strega 2009
Irrinunciabile appuntamento per i suoi fan sfegatati, che hanno letto e riletto tutti i suoi precedenti libri, ma molto gradito anche al grande pubblico, ecco l’ultimo romanzo, in ordine di tempo, di Andrea Vitali. Ancora una volta, quindi, il medico-scrittore bellanese ci riporta indietro nel tempo per accompagnarci in una tranquilla ed allegra passeggiata attraverso il paese sul lago di Como che gli ha dato i natali. E, già che c’è, mentre attraversiamo la Bellano di epoca fascista, ne approfitta per fornirci qualche gustoso pettegolezzo riguardante i vari personaggi che popolano il paese stesso.
Avete presente, ci chiede, l’Evelindo Nasazzi, quello che abita a Dervio e che suona il bombardino nella fanfara di Bellano? Quello che è rimasto vedovo sei mesi fa, con un figlio malaticcio, e si è risposato con la Noemi che ha quasi trent’anni meno di lui? Bene, il Nasazzi da qualche tempo diserta le prove della fanfara. I suoi compagni sono convinti che sia distratto dalla passione per la giovane moglie… Macché! La realtà è ben diversa! Il fatto è che la Noemi si è messa in testa, riuscendoci, di guarirlo a suon di sberle dalla sua mania di dilapidare in bevute tutto il suo stipendio… Il Vergottini, direttore della fanfara, senza bombardino era disperato, ma doveva succedergli di peggio. Si è infatti trasferito a Bellano Onorato Geminazzi, ex contabile della Varechini Distillati, per ricoprire il posto di contabile all’ospedale. E’ apparso subito chiaro che al Geminazzi, musicista ben più valente del Vergottini, sarebbe andata la direzione della fanfara…
Oh, il Vergottini tutto sommato l’ha presa bene, riconoscendo la superiorità del rivale. Ma il Geminazzi, oltre ad essere bravo, è anche molto ambizioso: vorrebbe trasformare la fanfara in una vera e propria banda di paese, e per questo non dà requie al podestà con le sue continue richieste. Tanto che, quando, pochi giorni dopo, la Varechini distillati è fallita, si è pensato bene di attribuire a lui certi illeciti, ai quali è in realtà assolutamente estraneo, pur di toglierselo di torno.
E, a proposito di esponenti del partito, avete notato che sta nascendo qualcosa fra quel giovane Bongioanni e l’Armellina Banchieri, la vicina di casa del Geminazzi? Beh, a dir la verità lui è più che altro attratto dai bei balconi di lei. Ma l’Armellina, malgrado l’aspetto procace, è una ragazza seria, che sogna matrimonio e famiglia: ha intenzione di cuocere il Bongioanni a fuoco lento per poi metterlo alla prova rivelandogli il suo segreto. Chissà come andrà a finire, tra quei due.
E il Varechini, che è scomparso subito dopo il fallimento, dove si sarà nascosto? Eh via, è facile indovinare… Da una donna che ha sempre sperato in silenzio che lui si scordasse della moglie…
Passeggiando accanto al Dottor Vitali ed ascoltando i suoi racconti, ogni tanto rischiamo di perdere il filo, confondendoci fra i tantissimi personaggi che nomina. Però non rallentiamo mai l’attenzione, conquistati dalle sue semplici storie di gente comune, che stimolano in noi la voglia di pettegolezzo, ma innocente, senza malizia e senza conseguenze. Non smettiamo di chiedergli “E allora?” “E quindi?” “E poi cos’è successo?”, sorridiamo, ridiamo, ci stupiamo e a volte ci commuoviamo e ci rattristiamo. E, prima ancora che ce ne accorgiamo, la piacevole passeggiata è già finita.
Dottor Vitali, quando ci inviterà nuovamente nella Sua Bellano?
Questo libro è tra i 5 finalisti al Campiello Letteratura 2009
Almeno il cappello
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