Amore, bugie & calcetto di Fabio Bonifacci

Il calcetto - e il suo mistero - è al centro di questo romanzo di Fabio Bonifacci che indaga lo sport preferito dai maschi e il suo rapporto con amore (e bugie, tradimenti e altri affari). Si intitola infatti Amore, bugie & calcetto (Mondadori, 2008) e può essere letto come un romanzo di formazione sentimentale dei tempi moderni: “l’amore al tempo del calcetto”.

L’abc della vita?
A come amore.
La forza che muove il mondo, lo sappiamo bene.
Quella forza invisibile che però cambia gli stati d’animo, le giornate, le vite di milioni di persone. In continuazione.
B come le bugie che gli innamorati (o presunti tali) dicono quando vogliono prendersi quell’attimo di egoismo, quella valvola di sfogo che mantiene la sanità fisica e mentale. A volte con un pizzico di egoismo di troppo.
E il Calcetto… non esiste o quasi uomo che non ci abbia giocato almeno una volta nella vita.
E i più decidono di mantenere viva questa tradizione.
Semplici impiegati, imprenditori, studenti, mariti e padri.
Figure grandi e piccole, macchiette e attori di spicco che si mescoleranno senza pregiudizi.
Tutto per quel lasso di tempo che dovrebbe sistemare le cose. Se non le distrugge.
Un equilibrio precario nella speranza di una vittoria all’ultimo secondo che sembra sempre non arrivare.
Tante situazioni s’incroceranno dentro e fuori dal campo, dando vita a storie interessanti. Dolci e drammatiche.
Tante storie che cercano il loro lieto fine prima del fatidico fischio finale. Perché dopo non si può tornare indietro. Ce la faranno?

Fabio Bonifacci ci dona una storia (in realtà tante piccole grandi storie) nella quale sarà facilissimo immedesimarsi, grazie a uno stile fresco e piacevole, oltre alla fama di una trasposizione cinematografica, diretta da Luca Lucini, portata al successo da un grande cast corale.
Giornate e problemi che potrebbero tranquillamente esser parte delle nostre vite, decisioni più o meno importanti che possono mutare lo scenario in un istante.
E i protagonisti?
A volte parleranno, altre volte rimarranno in silenzio. E non è detto che la prima cosa sia più difficile della seconda.
Un libro da centellinare o gustare in un solo, prelibato boccone, pagine dedicate a chiunque voglia divertirsi e riflettere al tempo stesso.
Magari non in egual misura, certo.
E se un libro riesce a fare più di un centro significa anche ha davvero qualcosa da dire. E vale la pena ascoltarlo.