L’anno in cui imparai a leggere di Marco Marsullo

Dopo I miei genitori non hanno figli, lo scrittore Marco Marsullo torna a parlarci di famiglia con L’anno in cui imparai a leggere, in libreria con Einaudi da ottobre 2019.
Protagonista centrale è Niccolò, solo venticinquenne, ma già con le idee chiare e un recente passato da scrittore di successo. Simona, l’amore della sua vita, ha un bambino di quattro anni, Lorenzo, e tanta voglia di sognare. Per dar vita ai suoi sogni, Simona parte e sarà Niccolò a prendersi cura del piccolo Lorenzo, condividendo un anno con Andres, argentino, padre biologico del bambino arrivato in Italia per scombinare le vite di tutti, compresa la sua.

Napoletano di nascita, Niccolò è un giovanotto maturo per i suoi anni, disposto, forse per quella dose di incoscienza insita nella giovinezza, ad assumere ruoli e responsabilità non sue. Lorenzo è un bambino curioso, intelligente, affidato a un estraneo di cui deve fidarsi per istinto di sopravvivenza. Andres è una via di mezzo tra l’hippy e il distratto. Tre personalità distinte costrette a convivere in un percorso prima accidentato poi via via più forte tanto da formare una strana e buffa famiglia. Oltre a loro, lo scrittore introduce una serie di altrettanto curiosi personaggi: Peppino, compagno di scuola di Lorenzo con la peculiarità di fingersi morto; Agata, vicina di casa presunta medium e convinta che Niccolò sia in realtà Pupattella coraggiosa femmena dei Quartieri Spagnoli vissuta a fine Ottocento.

Sicuramente ironico, spesso commovente, narrato rigorosamente in prima persona, L’anno in cui imparai a leggere è un romanzo scorrevole, divertente ma soprattutto "didattico", un vero e proprio Bildungsroman contemporaneo.
Attraverso Lorenzo, Niccolò impara a occuparsi degli altri, a leggere nelle loro necessità e a crescere. Sia pur scombinato, il nucleo affettivo che ruota nel libro attorno al protagonista è comunque valido e solido.
Marco Marsullo ci regala un romanzo che è per tutti: giovani irrisolti, adolescenti egocentrici, genitori smarriti, ma anche e soprattutto per lettori forti.