Antologia di poesia femminile americana contemporanea
- Autore: Autori vari
- Categoria: Poesia
- Anno di pubblicazione: 2018
Con traduzione e cura di Alessandra Bava, è uscita presso l’editore romano Ensemble un’interessante "Antologia di poesia femminile americana contemporanea", che raccoglie testi di 13 poetesse, alcune delle quali già pubblicate in Italia in riviste e blog letterari, vincitrici di importanti premi e molto presenti online, altre più defilate o decisamente dissidenti.
La scelta della curatrice ha inteso rappresentare voci e stili provenienti da diverse etnie e zone geografiche degli Usa (dalla costa occidentale alla California), accomunati tuttavia dallo stesso background culturale, fondato sulla poetica di Emily Dickinson, Walt Withman e Sylvia Plath, sulla musica jazz, blues, country e rock del ’900, sulle esperienze di tutta l’arte visiva moderna: pittura, cinema, fotografia, televisione.
Il taglio dell’antologia è ovviamente femminile, nel senso che dà rilievo a contenuti relativi alla fisicità della donna, spesso negata quando non addirittura offesa nella pratica e nell’immaginario maschile, oppure a temi politico-sociali che riguardino direttamente “l’altra metà del cielo”.
Il corpo, molto presente nelle composizioni antologizzate, viene raccontato poeticamente nelle sue varie età, e nei momenti topici della nascita e della morte, della maternità e della vecchiaia, del desiderio e del rifiuto sessuale. Sono presenti anche motivi di grande interesse collettivo: dagli scandali di costume, alla violenza sui bambini, al razzismo.
Ci sono versi erotici e religiosi, altri che traggono ispirazione dalla storia, dal mito o dalle favole, dalla scienza o dalla fantascienza.
Lo sfondo su cui si muovono le immagini poetiche è prevalentemente quello domestico, interno a spazi privilegiati della casa: la cucina, in modo particolare. Ma non mancano richiami alla natura, in genere ritratta in ambienti di rasserenante armonia (laghi, fiumi, campagna).
Nell’introduzione, Maria Adelaide Basile presenta singolarmente le tredici autrici, segnalando i caratteri fondamentali della loro scrittura, e le opere che meglio le definiscono. Così, di Francesca Bell si cita la poesia più scandalosa e provocatoria (I Long to Hold the Poetry Editor’s Penis in My Hand), insieme a quella piena d’affetto per la madre sorda. Maggie Smith compare con tre testi dedicati alla relazione madre-figli, Alexis Rhone Fancher accenna a rapporti sado-maso e richiama lo sperimentalismo futurista, Diane Seuss recupera ricordi biografici e letterari (commovente il suo ritratto della Plath), Patricia Smith offre ricette culinarie o dichiara riconoscenza alla voce - corposa e spirituale insieme - di Aretha Franklin, Wendy Xu esprime lo straniamento di chi proviene da una cultura e da una lingua differente, in grado di arricchire con originalità l’esperienza compositiva.
Tutte le tredici poetesse rappresentate (13 come le righe della bandiera americana, fa notare Alessandra Bava) manifestano nella loro produzione una evidente propensione all’utilizzo orale, vocale, recitativo dei versi, preferendo all’accademismo la frequentazione dei festival, dei social network, delle gare di slam-poetry, in un confronto diretto e coinvolgente con il pubblico.
La specificità di questa antologia, la prima - con testo inglese a fronte – dedicata all’universo poetico femminile contemporaneo, arriva a colmare un vuoto negli studi italiani di americanistica.
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