Appunti di una giovane anima: Alexandra Tomasi Di Lampedusa di Gabriele Bonafede

Gabriele Bonafede è economista, pubblicista e appassionato di Storia che ha posto in essere quest’opera, "Appunti di una giovane anima: Alexandra Tomasi Di Lampedusa", dedicata ad una figura del Novecento poco frequentata dalla storiografia e di cui si hanno poche notizie, la principessa Alexandra Wolff von Stomersee soprannominata "Licy" che nel 1932 sposò in seconde nozze a Riga in Lettonia, Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Appare riduttivo qualificare la presente opera solo una romantica rievocazione di un mondo e di una nobiltà antica; sebbene abbia la forma letteraria di un romanzo storico è una lettura sul Novecento e sugli avvenimenti principali del secolo. La protagonista del libro è Alexandra, ma al contempo il secolo XIX e l’autore ha compiuto un lavoro notevole nel riprendere gli eventi e gli snodi epocali di quel periodo particolare della Storia d’Europa.
Tra le pieghe dell’anima dei due principali personaggi del romanzo traspare una coscienza storica di persone vittime e protagoniste degli avvenimenti dell’epoca. Alexandra fu una figura rilevante di questo periodo con una dote innata, quella di leggere nell’anima delle persone che farà di lei una psicoanalista affermata esponente di rilievo della Psicoanalisi italiana. E si parla di come Alexandra si avvicinò a questa disciplina, analizzando ed esponendo le motivazioni profonde di questa scelta ed i risultati conseguiti.

Il libro procede con una voce narrante, filo conduttore del racconto, la cui identità sarà svelata solo nella parte finale. Un elemento di mistero insieme a quello biografico, di avventura e di Storia di una parte del secolo breve; cinquanta anni dal 1904 al 1954 poco prima della morte dell’autore del “Gattopardo” le cui atmosfere pare intravedersi in questo pregevole testo. Una storia romanzata di uno scrittore che ha conosciuti i luoghi, si è innamorato della vicenda e ha voluto raccontarla in una chiave di rilettura del Novecento.
Si conosce molto di Tomasi di Lampedusa, ma non altrettanto della donna con cui il Principe decise di vivere in disaccordo con sua madre e la propria famiglia. La figura della madre del Principe, fu determinante nell’allontanamento di Alexandra che aveva nostalgia della sua terra e non intratteneva rapporti cordiali con la locale nobiltà per la sua mentalità aperta e progressista.

Si rivive leggendo il libro un’atmosfera di altri tempi con una ricostruzione d’ambiente e di costume sapientemente accurata con molti elementi comuni con il “manoscritto del principe” in un libro che ha diversi piani di lettura. Un testo storico e narrativo insieme che stimola l’attenzione e la curiosità del lettore. Un’opera dal taglio nuovo ed originale che suscita interesse ed alimenta un dibattito intorno ad un periodo trascorso ma con molte analogie con l’attualità. Una storia del passato ma con aspetti storici e psicologici che riguardano uomini e donne di tutti i tempi, le problematiche di un mondo nella circolarità degli eventi e del loro ripetersi. Emerge poi dalle pagine del libro, una nobiltà siciliana diversa da quella comunemente tratteggiata, dagli interessi culturali vasti e con un respiro europeo.