Assassinio à la carte di Brigitte Glauser

Se cercate i gialli di una volta, in cui trovare un connubio di suspense, divertimento, paura, azione e personaggi brillanti, allora “Assassinio à la carte” è quel che fa al caso vostro: Brigitte Glauser mescola sapientemente la storia della cuoca Katharina con le vicende della mafia turca.
In un contesto affascinante e molto attuale torna Katharina, già protagonista di “Delitto al pepe rosa” e “Morte sotto spirito”, cuoca detective suo malgrado. Katharina, con azzardo e coraggio, ha aperto nel quartiere turco di Colonia, un nuovo e particolare ristorante, chiamato Giglio Bianco, realizzando in tal modo i suoi sogni. Il locale ha

“una table d’hote alla quale i clienti si siederanno non solo per mangiare e bere, ma anche per chiacchierare, discutere, magari persino innamorarsi”.

Dunque il Giglio Bianco non è un locale qualsiasi bensì un ristorante alternativo, in cui i commensali sono separati dalla cucina solo da una vetrata, così da poter curiosare all’interno e viceversa. Katharina, dopo esser stata pasticcera e chef al rinomato Bue d’Oro, un’esperienza familiare nella Foresta Nera, una forte delusione in campo sentimentale, tanti sacrifici e l’accettazione di un prestito, può sentirsi finalmente in pace con se stessa. Anche se i problemi ci sono: il ristorante non è sempre al completo e far quadrare i conti è spesso un’impresa titanica; i suoi collaboratori non sono sempre facili da gestire, soprattutto la giovane Scarlett, ma immergersi nella sua cucina a preparare prelibatezze, l’aiuta a dimenticare ricordi dolorosi e fastidiosi pensieri. Poi c’è Adela, l’amica di sempre, pronta a coccolarla e a sostenerla.
La notte del giovedì grasso la rossa cuoca si trova coinvolta in un efferato delitto: un cadavere viene ritrovato all’ingresso del suo ristorante. Da lì inizia tutta una serie di minacce e di violenze nei confronti suoi e del Giglio Bianco. Chi sono e che cosa vogliono quelli che la minacciano? Katharina, nonostante debiti, ricatti e indagini della polizia che segnano il passo, sfidando trafficanti e mafiosi turchi, inizia, così, la sua personale ricerca del colpevole, mossa anche dal desiderio di scoprire la ragione che si cela dietro la scelta del luogo del delitto.

Un giallo insolito, con una piccola chicca come appendice: una sorta di ricettario con tre menù formulati in base alla difficoltà di preparazione. Ce n’è a sufficienza per godersi “Assassinio à la carte”, un libro non privo di ironia, che si legge tutto di un fiato e che fa ben sperare. La narrazione, infatti, scorre via veloce in una continua girandola di eventi imprevisti, che non possono che intrigare il lettore che si accinge a leggere il nuovo libro di Brigitte Glauser.