Assunzione
- Autore: Samuel Beckett
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Via del Vento
Assunzione, adsumere, prendere con sé o su di sé. La scelta di darsi alla scrittura, o forse si dirà meglio l’ascesa o ascesi, come unica possibilità per “l’artista da giovane” di non essere annullato. Samuel Beckett pubblica Assumption, il racconto dell’esordio e della sua iniziazione letteraria nel 1929, a ventitré anni.
Sotto l’influsso del connazionale James Joyce, questo Dedalus riluttante si trova a un bivio da cui non può tornare indietro: mettere da parte la carriera accademica per diventare uno scrittore. La metamorfosi dell’uomo richiede una morte rituale, seppellire il suo sé che non vuole saperne di convertirsi o piuttosto di abbandonarsi, e ottenere da questa sorta di incubazione sacra la salita dei propri sensi fino al salto sublime della creatività; i capelli sono tutto ciò che resterà di lui, le sue spoglie mortali testimoni di uno stadio precedente in cui la sua personalità sensibile non era ancora svincolata.
La donna che lo visita ogni sera, archetipo femminile non così neutrale e distaccato ma con diverse propensioni terrene che le permettono di sedere di fronte al protagonista, veglia sulla trasformazione del “whispering prestidigitator” in Samuel Beckett. Scegliere la scrittura, conquistare la parola per un’artista significa appartenersi.
Questa incantatrice, che gioca a fare il verso a Circe e non comporta il raggiungimento di alcuna apoteosi, innesca una discesa o salita rituale, l’autore non lo chiarisce, essendo del tutto irrilevante. A contare è che Assumption diventa il prologo del viaggio, l’inizio dell’Odissea, o meglio delle Odissee, le tante dipartite letterarie senza nòstoi che compongono la letteratura del primo novecento.
L’edizione curata da Francesco Cappellini e Gabriele Frasca per Via del Vento affianca all’esordio di Assunzione un altro racconto, scritto da Beckett a Londra nel 1934, Un caso su mille. Qui ormai “l’assunzione all’opera” può dirsi compiuta. Da Parigi, per almeno il primo trentennio del ‘900 la capitale del fermento artistico mondiale, l’autore si è trasferito a Londra. Cambiamento radicale per quel che riguarda l’indole del luogo da cui lo scrittore trae materia di ispirazione. L’atmosfera di fervidi commerci e pragmatismo affaristico della City non contempla per l’artista altro ruolo che quello di un bizzarro ornamento alla coreografia.
A questo punto Beckett ha maturato la proprie tecniche di scrittura, dalla narrazione elusiva che lascia nell’incerto caratteri e fatti descritti alla capacità di far scaturire dai protagonisti lo spazio, elemento incorporato e generato allo stesso tempo dalle “personae” che occupano la scena. Il rito è dunque pienamente operante. La scrittura ha ottenuto il risveglio dell’artista e anche il suo disincanto.
Questo volumetto oltre a diffondere tra i lettori italiani un Beckett inedito, permette di osservare il processo di nascita e maturazione di uno scrittore, con ciò che di inevitabilmente lacerante e intensamente suicidale questo comporta.
- Titolo: Assunzione
- Autore: Samuel Beckett
- Curatori: Francesco Cappellini e Gabriele Frasca
- Casa editrice: Via del Vento
- Direttore responsabile: Fabrizio Zollo
- Anno di pubblicazione: 2009
Assunzione
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