Azerbaigian crocevia del Caucaso
- Autore: Carlo Frappi
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2012
Sapete quale Paese è in assoluto il maggior importatore dall’Azerbaigian (ovviamente, si parla quasi esclusivamente di importazioni di petrolio)? L’Italia. Sorpresi? Eppure, alla maggior parte dei nostri connazionali il nome “Azerbaigian” non dice ancora niente.
Qualcuno sa che si tratta di una ex repubblica sovietica, qualcun altro aggiunge che si trova nella regione chiamata Caucaso. Esatto, ma, più che probabilmente, le conoscenze degli interpellati si fermano a questo punto. Eppure, come detto all’inizio, l’Azerbaigian è attualmente un importantissimo partner commerciale dell’Italia. Non solo per questo, però, è oltremodo interessante poter leggere qualche informazione su questa giovane Nazione: si tratta comunque di un Paese, ancorché da non molto tempo indipendente, dalla storia antica e dalla posizione particolare, un vero crocevia che, nei secoli, ha attratto invasioni e dominazioni, con dolorosi problemi che persistono malgrado il clima di estrema tolleranza, soprattutto religiosa, che è la principale caratteristica di cui l’Azerbaigian va fiero.
Carlo Frappi e Aldo Ferrari, autore della prefazione, hanno certamente l’autorità per poterci parlare di questo bellissimo e interessante Paese: potrete leggere sul risvolto di copertina quali siano i loro titoli al riguardo. Il testo che ci propongono è, ed è bene sottolinearlo, un testo essenzialmente “tecnico”. Ciò non vuol dire che sia diretto solo ai “tecnici”, in quanto è redatto con la massima semplicità possibile e con un linguaggio perfettamente intelligibile che lo rende adatto anche a chi non abbia due lauree nel proprio curriculum. L’aggettivo “tecnico” si riferisce al fatto che non si tratta di una guida turistica o di un racconto di viaggio: non aspettatevi, quindi, che questo libro vi faccia sognare tramonti infuocati riflessi sui vetri delle flame towers, suonatori di mugham dagli occhi malinconici, albe riflesse nel Mar Caspio o deliziose tavole apparecchiate per il tradizionale tè corredato di frutta sciroppata. Questo è un vero e proprio trattato, semplice ed essenziale, che mira a far conoscere al lettore la base di quello che è l’Azerbaigian in quanto a geografia, storia e organizzazione politica ed economica. Niente sensazioni né sentimenti né opinioni: solo fatti puri e semplici, tutte le informazioni di base che sono necessarie per iniziare la conoscenza del Paese.
Il libro è diviso in cinque sezioni: geografia, storia, ordinamento politico, sistema economico e relazioni con l’Italia. Ne esce un quadro che ci presenta l’Azerbaigian come il più equilibrato e, se vogliamo, il più “occidentalizzato” dei Paesi del Caucaso, una Nazione dall’ordinamento politico e amministrativo complesso, nella quale l’influenza della religione è praticamente nulla, e che, sebbene basi ancora la sua economia principalmente sul petrolio, è ben attenta a non ipotecare il proprio futuro legandosi a doppio filo a una risorsa così “aleatoria”. Un Paese geograficamente peculiare, che racchiude in sé ben nove delle tredici zone climatiche comunemente note. Un Paese che conserva pagine di storia oscure e tragiche, come il Gennaio Nero e le Giornate di Marzo, e ancora semisconosciute, come quella che parla dei 300 uomini inviati in Italia per combattere il fascismo. Un Paese reduce da una terribile crisi economica, un Paese ancora in evoluzione. Niente di meglio, per averne un quadro esauriente, che questo stringato ma interessantissimo saggio.
Azerbaigian crocevia del Caucaso
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