Bagai
- Autore: Samuele Cornalba
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2024
L’esordio di Samuele Cornalba avviene con un racconto, per Einaudi, dei vent’anni. Le incertezze, la ricerca di sé stessi e del proprio posto nel mondo, i dubbi sul futuro nati dal sentire una profonda differenza tra ciò che si cerca e ciò che viene invece offerto e, infine, i grandi problemi da affrontare con un nuovo spirito, più maturo ma anche più spaventoso.
La vicenda si svolge in un paesino, Pandino, che ha poche case e nessuna libreria e dove le chiacchiere di paese sono le stesse da tanti anni. Un luogo dove i sogni spesso hanno i confini della città di Milano, vicina e tangibile. Un paese di provincia dove spicca il rapporto con quanto si possiede e si conosce.
I protagonisti vanno a fare il bagno in fossi e fiumiciattoli che ben conoscono, osservano i graffiti su strutture abbandonate che segnano il confine generazionale e prendono il pullman alla stessa fermata per raggiungere il proprio liceo, nel più grande paese vicino. Un’atmosfera che ha un grande impatto sui personaggi del racconto, perché costringe a vedere il mondo e il futuro sotto una luce completamente diversa.
Pandino non ha una biblioteca, però ha ancora rigogliose radici nel parlato delle forme dialettali, un punto in comune tra generazioni differenti.
D’altronde, ognuno è libero di come crede il proprio dolore.
I protagonisti di Bagai (Einaudi, collana Unici, 2024) sono i ragazzi di un liceo, in particolare tre amici che si trovano a costruire il proprio futuro insieme. Nel gruppetto c’è chi è estremamente interessato al futuro del pianeta e quindi partecipa attivamente a manifestazioni, volantinaggio - rischiando di finire nei guai con il carabiniere del paese -, campagne elettorali scolastiche dove far emergere il tema e una vita condotta a distinguere le buone cose fatte in nome della nostra “casa” e quelle invece negative.
Ma c’è anche chi non sogna altro che una vita lontana dal paesino di Pandino, una vita in una città ampia, con tanta gente, e vorrebbe cogliere l’opportunità universitaria per spiccare il volo.
E poi c’è chi ha perso la madre quand’era ancora piccolo e ora che è cresciuto ne sente ancora - e forse più duramente - il contraccolpo e la mancanza, sconfinando in un turbinio di passività alla vita e insensibilità che per quanto dolorosi lo aiutano a proteggersi. Proteggersi dal resto della vita, dalle promesse e dalle speranze.
Nel doversi abituare a vivere Elia, questo il nome del protagonista principale, si barcamena tra sensazioni spesso provate in precedenza pochissime volte e da cui spesso si è trovato a fuggire. Sono tutti bagai, ovvero non più bambini ma neppure ancora del tutto adulti, giovani ragazzi e ragazze che vivono un periodo della loro vita che sta in mezzo a queste due grandi età così totalizzanti.
Essere bagai vuol dire sentirsi preda di grandi interrogativi, quesiti, preoccupazioni e talvolta percepirsi incompleti e incompresi, troppo grandi e al contempo troppo piccoli.
Nel complesso si tratta di un esordio sorprendente che dà voce a coloro che si affacciano per la prima volta al mondo degli adulti, dopo la maturità, e conservano nel proprio cuore i primi bagliori delle grandi decisioni.
Con uno stile profondo vengono raccontati i grandi temi che si formano nelle menti dei giovani di oggi, i quali a volte esasperano e a volte, invece, chiedono a gran voce un abbraccio perché la vita è complessa e servono anche i silenzi e gli affetti per affrontarla. Un romanzo forse generazionale, ma più certamente un racconto che si addentra nel significato dell’essere bagai nel mondo attuale.
Un libro che ha un carattere deciso, circoscritto e sente di poter parlare con gli altri raccontando il disagio, ma anche i riportando alla memoria i bei momenti vissuti. Perché in fondo essere bagai, anche se si sa nuotare come Elia - e magari si è pure molto bravi - significa spesso scegliere di andare a fondo.
Bagai
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Un libro perfetto per...
A chi ha diciott’anni e tutto il futuro davanti, ma a chi ne ha ottantuno e vuole ricordare le emozioni di quando ne aveva diciotto.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bagai
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