Ballarò, Capo e Vucciria. Colori, odori e voci dei mercati storici di Palermo
- Autore: Giuseppe Alba
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2016
Ballarò, Capo e Vucciria. Colori, odori e voci dei mercati storici di Palermo non è un semplice libro fotografico come altri su questo tema sempre molto affascinante; arricchiscono le incisive immagini dell’autore, gli “interventi” di Daniele Billitteri, Marcella Croce, Francesca Fatta, Marilù Monte, Rosario Perricone, Mario Pintagro, Silvano Riggio, Mario Zito. Sono questi validi studiosi e appassionati che trattano dei vari aspetti culturali e folcloristici di ciò che rappresenta la realtà dei mercati.
Fra questi interventi si ricorda quello di Silvano Riggio, docente di ecologia che affronta i temi della biodiversità nel contesto del mercato che si contraddistingue per specifiche caratteristiche, quali la vastità dell’offerta dei prodotti alimentari. Palermo è stato un topos ideale per la nascita dei mercati in ragione della sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, luogo ideale per il commercio.
Caratteristica precipua dei mercati di Palermo è la diversità per cui non vi è un prodotto che in quantità superi e domini l’altro, ma vi è una distribuzione uniforme in piccole misure di una varietà diversa di cibarie. Una varietà che è anche quella della gente che opera all’interno del mercato che offre un’immagine di autentico cosmopolitismo che ha radici nel passato della terra di Sicilia un luogo di intersecazione di culture, di risorse e di competenze.
Sono luoghi che rappresentano e raccolgono l’antropologia cittadina nel bene e nel male, in tutte le sue contraddizioni, il colore, l’allegria, la simpatia, il loro vissuto quotidiano.
L’accattivante volume Ballarò, Capo e Vucciria. Colori, odori e voci dei mercati storici di Palermo (Kalòs editore, 2016) in un insieme riuscito di parole ed immagini, tratta dei tre principali mercati che rappresentano nello specifico l’identità di una città e la sua storia ma che nel corso del tempo hanno avuto un diverso divenire. Alcuni si sono del tutto snaturati come la Vucciria di cui rimane solo il ricordo, specie se lo si confronta con quanto egregiamente rappresentato nel celebre quadro di Renato Guttuso. Ma pare mutare anche negli altri il modo di vivere il mercato essendo la cultura culinaria odierna non più determinata dalla stagionalità di prodotti adesso presenti tutto l’anno.
I brillanti e significativi scatti di Giuseppe Alba costituiscono il nucleo principale del volume che meglio rappresentano quello che sono i mercati di cui si è cercato con successo di mettere in rilievo il lato positivo sempre presente.
Ballarò, Capo e Vucciria. Colori, odori e voci dei mercati storici di Palermo
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