Bar Mattatoio
- Autore: Mauro Fodaroni
- Anno di pubblicazione: 2012
Attenzione, spoiler trama - Michele è un ragazzo come tanti, un po’ sfiduciato, con qualche problema adolescenziale e disoccupato. E’ solito passare il tempo libero al Bar Mattatoio, dove ci sono individui davvero singolari tratteggiati in maniera ironica ma paurosamente realistica, tra cui il Chiodo, che gli consegna una siringa con dell’eroina, per farsela custodire.
Michele tornando a casa trova la madre con la gola tagliata e crede sia stato il padre, così in preda alla disperazione si inietta la dose e finisce all’ospedale.
Al suo risveglio vede Anita, una vicina di casa molto premurosa, l’unica che lo vada a trovare, perché gli amici del bar, avendo saputo quanto successo decidono di isolare Michele e abbandonarlo al suo destino di tossico.
Nel frattempo arriva in ospedale un fatiscente prete che prova ad aiutarlo offrendogli un lavoro in uno scatolificio, ma anche qui Michele incontra tipi strani che gli fanno provare ancora più disgusto per la propria vita. In preda alla collera investe un cane con l’auto e sentendosi in colpa lo vuole fare operare a sue spese, ma l’operazione è assai costosa e per farvi fronte il protagonista decide di fare sesso a pagamento con una collega d’ufficio flaccida e puzzolente.
Stanco di tutto inizia a dedicarsi al suo grande sogno, la scrittura, e partecipa a un concorso letterario in cui conosce Fiore, una graziosa ragazza amante della poesia e sostenitrice delle capacità di Michele.
In questo modo il giovane troverà la sua strada in un processo di maturazione lento ma inevitabile, andandosi a scontrare con i temi della sofferenza, della malattia e della morte.
In Bar Mattatoio (Cicorivolta Editore- 2012) l’autore usa un linguaggio semplice e realistico e anche i pensieri sono quelli che avrebbe un qualsiasi ragazzo di quell’età; non mancano poi gli intermezzi ironici e spassosi che fanno scappare un sorriso al lettore.
Mauro Fodaroni è alla sua prima pubblicazione, ma ci sono tutte le premesse per pensare a un seguito di questo simpatico e irriverente romanzo.
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secondo me e’ un vero poeta.