Il dono dell’amore
- Autore: Raffaele Nigro
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2024
Lo scrittore dalla lunga e blasonata carriera letteraria Raffaele Nigro, di cui ricordo I fuochi del Basento del 1987, pubblica ora per La Nave di Teseo un romanzo denso di suggestioni, Il dono dell’amore (2024), ricco di personaggi della vita artistica barese, di cui il protagonista narratore, Marsilio Da Ponte, è un esponente.
Marsilio, professore a scuola e pittore, erede di una ricca famiglia di allevatori e produttori di formaggi, si barcamena fra la passione per l’arte e il rifiuto della tradizione familiare. Il padre, Agostino, dirige a Putignano l’azienda casearia ed è noto per essere una specie di benefattore; assume tutti i disoccupati che può, in questo modo mettendo a rischio la sanità economica della sua ditta che, ultimamente, ha subito perdite non lievi. Ma questo i figli lo ignorano: Nilde, Odilia, Jack, lo stesso Marsilio non hanno voluto partecipare alle fortune/sfortune della ditta paterna e hanno fatto altre scelte di vita. Jack in politica, militando in Forza Italia, le due ragazze hanno lasciato la Puglia e Marsilio si occupa di artisti, gallerie, pittori, insieme ai due amici del cuore, Peppe e Michele. C’è un armatore greco e ricchissimo mecenate, Stavros Asimakopulos, che fa la spola con i suoi traghetti tra le coste greche e quelle pugliesi; ha vicino una bellissima giovane donna, Thenia, della quale Marsilio si innamora all’istante. L’armatore ha un figlio che studia a Bari, Elides, che è scomparso e si rivolge agli amici baresi perché ne cerchino notizie.
Nel romanzo si intrecciano tante storie, tanti viaggi, tante riflessioni, tanti scambi di idee fra amici tutti diversi. Il celebre carnevale di Putignano, con i famosi pupazzi di cartapesta che alludono ai fatti di attualità, dovrebbe diventare un dono per gli amici marocchini, ma subirà un incidente che non porterà a compimento l’idea del regalo, lasciando molta amarezza nel cuore di Marsilio, già angosciato per la malattia del padre Agostino e per l’allontanamento di Thenia, che dopo un’intensa notte d’amore è scomparsa; è malata di sclerosi e non vuole in alcun modo coinvolgere l’uomo di cui anche lei si è innamorata nelle sue sofferenze.
Ci sono tanti spunti in questo romanzo: c’è la politica, e compaiono infatti personaggi reali della vita pugliese, Niki Vendola, Nicola Fratoianni, Emiliano; ci sono tanti artisti del panorama culturale non solo meridionale, il ricordo di Carlo Levi, Renato Guttuso, Corrado Alvaro. Il narratore non fa che citare libri, scrittori, pittori, da Le Mille e una notte a Moby Dick, da Chagall a De Nittis, mentre rievoca il mondo contadino caro a Pasolini e l’immancabile Carlo Levi.
Non manca il tema del lavoro e del suo sfruttamento, a partire dall’Ilva di Taranto, vero cancro dell’industria pugliese mai risolto, mentre la ricchezza spropositata dell’armatore Stavros, un po’ Onassis, un po’ protettore degli artisti e collezionista di quadri, si scontra con i problemi degli operai che rischiano la cassa integrazione e la disoccupazione cronica. Si mangia, si beve molto, si balla, si viaggia, si recitano poesie, si piange per l’epidemia di Xylella, si soffre per la puzza di formaggio e di letame, quella che ha allontanato Marsilio dall’azienda paterna. C’è tutto questo e molto di più in questo romanzo sociale e antropologico, storico e sentimentale; un bel romanzo, scritto con capitoli rapidi e titoli appropriati che danno il senso della complessità con la quale Raffaele Nigro guarda e analizza il suo mondo.
Il dono dell'amore
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