Blog sessantasette. Pillole di storia e costume di un anno stranissimo di Cesare Borrometi

Cesare Borrometi, autore di "Blog sessantasette. Pillole di storia e costume di un anno stranissimo" racconta qualcosa in più sul suo libro e spiega alcuni dettagli della sua opera, pubblicata dall’editore Città Del Sole nel 2019.

1967: non solo la "vigilia", il "battistrada" del fatidico ’68, ma anche ben altro. Anno con la testa negli anni Sessanta e la coda nei Settanta. Dodici mesi da riconsiderare e rivalutare come meritano. Passare al setaccio un anno veramente particolare, in cui, accanto a ciò che la Storia dice (dal colpo di Stato dei "Colonnelli" in Grecia al breve, ma determinante conflitto mediorientale, fino ad arrivare al primo trapianto di cuore), si trovano episodi non meno significativi, ma non sempre rievocati al giorno d’oggi, è una cosa che, se condotta in maniera semplice, ma non estremamente superficiale, può anche divertire i lettori, offrendo un pratico prontuario storico generale.
Di ogni singola giornata, dal primo di gennaio all’ultimo di dicembre, vengono proposte le principali notizie attraverso la formula delle "pillole", seguendo una giusta "gerarchia", come se fosse una sorta di scaletta di un notiziario televisivo rivissuto e ripresentato tramite un’ideale macchina del tempo. Si comincia dal più importante o più eclatante fatto politico o di cronaca, non importa se nazionale o internazionale e poi si scende per gradi: cronaca bianca, nera o rosa, cultura e spettacolo, lo sport e magari uno sguardo ai programmi televisivi e/o radiofonici della giornata o, settimanalmente, alle classifiche dei dischi di canzonette più venduti.

Così il caso-Tenco viene appaiato alla Rivoluzione Culturale cinese, la vittoria di Felice Gimondi nel Giro d’Italia si affianca alla Guerra dei Sei Giorni, il naufragio della petroliera Torrey Canyon (e relativo caos ambientale: uno degli episodi scintilla della crescente sensibilizzazione, partita proprio nel ’67, dell’opinione pubblica ai temi dell’ecologia, dell’inquinamento, eccetera) associato alla tormentata vicenda, di stampo quasi manzoniano, della contessina Giovanna Agusta e del calciatore Josè Germano... e poi gli hippies (e i loro fratelli europei, i "figli dei fiori"), le contestazioni giovanili, studentesche e non, la morte del "Che" e si potrebbe continuare all’infinito.
Accanto ai fatti e ai personaggi compaiono di tanto in tanto anche citazioni di ogni tipo, quasi che le pagine del libro volessero proiettare nella mente del lettore un personale, esclusivo documentario storico imperniato sul 1967. Per quelli "che c’erano", un ideale album di ricordi lieti e tristi; per i loro figli e nipoti, la (ri)scoperta di fatti e situazioni che possono mettere in moto la singola curiosità e dar vita a un libero "metodo del confronto" con il loro tempo, presente o appena passato che sia.