Nel panorama fantasy – young adult, troppi libri sembrano raccontare tutti la stessa storia ed è difficile trovare qualcosa di originale: “Blood Magic” di Tessa Gratton (Piemme, 2012) risulta, invece, atipico.
La storia si intreccia con la magia del sangue, l’amore, l’amicizia e le relazioni familiari; il sangue è il filo conduttore, potente, fonte di vita, incarnazione dello spirito umano, magico.
I capitoli del romanzo si alternano secondo il punto di vista di Silla e Nick, i due protagonisti diciottenni.
Trama - A Yaleylah, una piccola città del Misuri, Silla vive le conseguenze del presunto omicidio-suicidio dei genitori; Nick si è appena trasferito lì da Chicago andando ad abitare nella casa lasciatagli dal nonno.
A Silla viene recapitato da parte di qualcuno che si fa chiamare “Il Diacono”, un quaderno scritto in latino dal padre, pieno di formule magiche per incantesimi che richiedono ingredienti arcani e... sangue.
Per trovare risposte alla sua incomprensibile tragedia, Silla usa un incantesimo di prova e con alcune gocce del suo sangue rinverdisce una foglia morta, realizzando immediatamente quanto siano sorprendenti e potenti i segreti custoditi nel quaderno.
All’incantesimo, spettatore involontario, assiste Nick che ricorda come da bambino vedesse la madre usare quella stessa magia; inesorabilmente attratti, insieme iniziano a sperimentare le formule magiche, ma qualcun altro è interessato ad entrare in possesso del quaderno e per farlo è disposto ad uccidere.
Il potere crepitò come la folgore da qualche parte nel profondo del mio essere, poi come il rombo di un tuono estivo, si propagò dal centro del mio corpo sino alle nostre mani unite, incrociai gli occhi di Nick, lui scosse la testa poi disse “Ecco cosa siamo, Silla, ecco chi sono.”
La storia d’amore tra Silla e Nick è struggente e c’è magia nella chimica che li attrae e nella tensione sessuale che scaturisce.
Tessa Gratton scrive con tale abilità che il lettore non può che vedere, annusare e sentire il sangue che cola dalle mani di Silla.
Chi ama il genere paranormale oscuro e non ha paura di un po’ di “sangue”, apprezzerà il libro d’esordio di questa scrittrice, che ha una peculiarità di non poco conto in un panorama di saghe: è autoconclusivo!!!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Blood Magic
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