

Brutta. Storia di un corpo come tanti
- Autore: Giulia Blasi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2021
Nei rapporti interpersonali e lavorativi quanto conta ancora la bellezza? Essere brutti può essere una discriminante nel raggiungimento dei propri obiettivi, nella vita personale e nel benessere mentale e fisico di una persona?
Dall’infanzia attraversando tutte le sue fasi di trasformazione fino alla donna che è ora Giulia Blasi, scrittrice, conduttrice radiofonica e giornalista specializzata in temi relativi alla condizione femminile e al femminismo, ci racconta la sua vita alle prese con lo sdoganamento dei preconcetti legati alla bruttezza e alla spasmodica ricerca di quella bellezza universalmente riconosciuta impossibile da raggiungere.
Essere donna ed essere etichettata come brutta comporta ancora oggi avere precluse alcune strade, dover cercare di valorizzare quello che la natura ci ha dato per raggiungere determinati standard e poter così apparire il più possibile presentabili, anche se questo non ha nulla a che fare con le doti intellettuali o manuali che si possiedono.
Essere di bella presenza è ancora una discriminante per occupare uno spazio pubblico, essere belle viene visto come una necessità sociale, mentre l’essere brutta come una tara a cui dover porre rimedio.
"Se sei una donna non ti puoi mai dimenticare di avercelo, un corpo. Puoi al massimo prendere decisioni su come e quanto mostrarlo, e puoi essere sicura che non saranno mai soddisfacenti, come puoi essere sicura che tutti vorranno avere un’opinione in merito."
Brutta. Storia di un corpo come tanti (Rizzoli, 2021) nasce a seguito del monologo di Erosive, tenuto dall’autrice. Con questo libro Giulia Blasi rivendica il diritto a occupare uno spazio sociale a prescindere dall’indice di gradimento estetico che la società attribuisce.

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