Buchi bianchi. Dentro l’orizzonte
- Autore: Carlo Rovelli
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2023
Carlo Rovelli è noto per essere un grande divulgatore di scienza oltre che essere noto come fisico per i suoi lavori sulla gravità quantistica.
Con i suoi libri ha cercato di avvicinare il grande pubblico ai problemi più grandi della Fisica, come il significato della gravità, lo spazio-tempo, la gravità quantistica, l’ordine delle cose, i buchi neri fino alle ultime frontiere della ricerca. I suoi libri sono un esempio di alta prosa divulgativa, limpida ma non semplicistica, pregna della sua conoscenza scientifica ma anche delle sue riflessioni filosofiche sulla conoscenza scientifica, sul pensiero e sulla nostra vita. L’ultimo libro, Buchi bianchi. Dentro l’orizzonte (Adelphi, 2023), si discosta dagli altri, sia perché l’argomento non è di quelli già sedimentati nell’immaginario collettivo sia perché si può dire che la ricerca teorica su questi ultimi oggetti partoriti dalle equazioni della Relatività generale e della gravità quantistica sono ancora in fase di studio teorico, in una fase iniziale ancora lontana da ogni verifica sperimentale e osservativa.
Rovelli lo ha scritto volutamente come si scrive un diario, un diario della ricerca su questi ulteriori strani oggetti, i buchi bianchi, condotta insieme a un altro giovane fisico, Hal Haggard che è Professore associato di Fisica al Bard College (New York).
In un diario si trasferiscono i propri pensieri, le proprie impressioni sugli accadimenti di varia natura, i propri sogni e le proprie speranze, e Rovelli in gran parte fa proprio questo, coinvolgendo il lettore con i propri dubbi sulla sua ricerca, le risposte che ha trovato, le osservazioni sugli errori dei suoi colleghi, anche di massimi scienziati come Einstein, ma sempre con garbo e con il rispetto per il lavoro altrui.
Lui stesso sintetizza scrivendo:
Da qualche anno la mia ricerca si è concentrata sui buchi bianchi, elusivi fratelli minori dei buchi neri. Questo è il mio libro sui buchi bianchi. Provo a raccontare come sono fatti i buchi neri, che vediamo nel cielo a centinaia.
Cosa accade sul bordo di queste strane stelle, l’orizzonte, dove il tempo appare rallentare fino a fermarsi e lo spazio sembra strapparsi. Poi giù, dentro, nelle regioni più interne, fin dove tempo e spazio si sciolgono. Fin dove è come rimbalzare indietro nel tempo. Fin dove nascono i buchi bianchi.
I buchi bianchi sono come fratelli minori dei buchi neri e ogni buco bianco nasce da un buco nero che rimbalza come fa un pallone dopo aver toccato terra.
Scrive Rovelli che comunque un buco nero si sia formato:
La materia sprofonda e raggiunge rapidamente il centro. Qui la struttura quantistica dello spazio e del tempo le impedisce di schiacciarsi ulteriormente. È diventata una stella di Planck, che rimbalza e inizia a esplodere. Attorno ad essa, dentro il buco nero, anche lo spazio compie il salto quantico e la sua geometria si riarrangia, come Gandalf, da nero a bianco.
Ebbene, se Rovelli ci avesse narrato semplicemente l’iter di queste sue ultime ricerche, noi non potremmo fare altro che auguragli di trovare in futuro un’evidenza della realtà dei buchi bianchi, ma ciò che ci coinvolge è il retroscena storico che lo ha condotto a occuparsi di questi oggetti esotici, inframezzando nella sua descrizione, quasi a ogni piè’ sospinto, i versi di Dante che gli fanno da guida per oltrepassare l’orizzonte degli eventi di un buco nero e vedere che cosa succede al suo interno con l’aiuto della Matematica, la Grande Vecchia Signora senza la quale ogni ricerca sarebbe vana.
Quando lui e Hal giungono con il pensiero alla zona quantistica del buco nero allora:
Le equazioni di Einstein, la nostra guida, le equazioni più belle della fisica, che hanno accompagnato la mia vita di scienziato, non bastano più. Ora siamo senza guida. Ma Virgilio n’avea lasciati scemi di sé, Virgilio dolcissimo patre, Virgilio a cui per mia salute die’mi.
E ancora:
Nel buco bianco, tutto ciò che cadeva vola poi verso l’alto. Alla fine, tutto ciò che è entrato esce interamente dall’orizzonte bianco, e torna a rivedere il sole e l’altre stelle.
Cadendo dentro il buco nero, è là che andiamo a finire. Quell’è ’l più basso loco e ’l più oscuro, e ’l più lontan dal ciel che tutto gira.
Anche questa miscela di fisica, di storia della scienza, di poesia e di filosofia è ciò che rende affascinante il libro. Alla fine della lettura quello che in realtà rimane è l’entusiasmi che permea tutto il libro, l’entusiasmo che Carlo Rovelli vuole trasmetterci nel parlare di questi nuovi oggetti teorici, come un bimbo che ci vuole fare vedere il suo giocattolo nuovo. E ci riesce.
Buchi Bianchi
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Un libro perfetto per...
Adatto per ogni cultore della scienza.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Buchi bianchi. Dentro l’orizzonte
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