Canto di Natale di Andrea e Giancarlo Vitali

Fine settembre: "sotto un cielo stellato e profondo e con nell’aria i profumi di un autunno che si annunciava ricco di funghi e di uve che avrebbero dato un ottimo vino" facciamo la conoscenza di una residenza per anziani tutta particolare, l’ospizio Vistalago, che conta fra i suoi ospiti Babbo Natale in persona, la Befana, i Magi, Santa Lucia, il Topolino dei Denti e molti altri.

La struttura è retta da suor Suprema, coadiuvata dalle sue sorelle suor Vedetta, suor Cuccetta, suor Sordina, il cui nome, da solo, è un vero e proprio divertimento.

All’avvicinarsi delle feste natalizie, Babbo Natale riceve una lettera da parte di Gelso, un bambino come tanti altri ma disposto a rinunciare a qualunque regalo pur di salvare un bosco che sorge vicino a casa sua.

Al posto del bosco dovevano nascere delle case. Gelso aveva sentito parlare di monolocali, garage, villette a schiera...casette per omuncoli, attaccate l’una all’altra, con minuscole feritoie al posto delle finestre e piene di angoli: angolo cottura, angolo giorno, angolo notte, angolo cacca e via dicendo.

Pubblicato da Cinquesensi nel 2012, Canto di Natale è una simpatica favola ecologista per tutti, adulti e bambini, in cui ravviso lo stile di Roddy Doyle, lo scrittore irlandese che meglio conosco, fatto di pagine di grande divertimento e di vera poesia.

Il progetto letterario e artistico della collana iVitali, cui "Canto di Natale" appartiene, è stato a suo tempo spiegato in modo molto esauriente sul nostro sito da Cristina Giuntini nella recensione di "Donne donne".

Buone Feste e buone letture!