Cassandra e la Congrega delle Aquile Bianche di Ayla C. Gordon

Ognuno di noi ama ascoltare storie; il passato ormai dimenticato di alcune persone, i misteri che coinvolgono le famiglie. Cosa succede però quando la storia rivelata comporta una sconcertante responsabilità? Un dovere che, per destino, non si ha la possibilità di delegare?
Nelle pagine di “Cassandra e la Congrega delle Aquile Bianche” (Wellodea Edition, 2015) di Ayla C. Gordon aleggia un avvenimento determinante, una bambina in combutta con l’istinto infantile che, però, fa tesoro della ragione, della responsabilità e delle buone maniere e scopre di essere colei che dovrà riequilibrare tra loro il Bene e il Male.

Dopo la scomparsa dei genitori, la vita di Cassandra si svolge tra le colline e le cittadine scozzesi, nel bel mezzo di un clima bizzarro, in uno sfarzoso castello pieno di mobili antichi, tra tessuti pregiati e uno stuolo di domestici che, oltre a compiere le loro ordinarie mansioni, riempie il cuore della piccola come un’unica grande famiglia. Inizia così la sua preparazione, con l’aiuto di straordinari istruttori e dei suoi amici che diventeranno presto suoi compagni in quest’avventura, per diventare una strega a tutti gli effetti e risolvere al meglio la sua ardua missione.

Ayla C. Gordon, nel suo romanzo d’esordio, coinvolge e, magicamente, accoglie il lettore nel mondo della stregoneria trascinandolo negli stessi riti e negli stessi sortilegi messi in atto dalla protagonista, facendogli incontrare curiose creature magiche e ricordandogli al contempo il potere e il rispetto verso ogni creatura con cui la Terra ci circonda. Con la stessa intensità, l’autrice riesce a richiamare i sentimenti, inserendo nella narrazione momenti di emozione comuni alle vite di tutti, pur tentando di incoraggiare l’esplicita urgenza di far prevalere i doveri nonostante sia difficile trattenere le lacrime.
Nel suo linguaggio forbito e allo stesso tempo fantasioso, “Cassandra e la Congrega delle Aquile Bianche” racconta in maniera dettagliata, seppure nel suo ritmo veloce, l’eredità difficile e pericolosa di una bambina che beve caffè.