Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., questo il suo nome completo, nasce ad Andernach il 16 agosto 1920. Noto anche come Henry Chinaski, pseudonimo del suo alter ego letterario, Charles Bukowski ha scritto in tutto sei romanzi, centinaia di racconti e addirittura migliaia di poesie per un totale di oltre sessanta libri. L’ispirazione per Charles Bukowski e ciò che è contenuto nelle sue opere è la sua vita dedita all’alcol e al sesso (che descrive in maniera esplicita e senza fronzoli), caratterizzata anche da una serie di rapporti burrascosi con le persone. Spesso e volentieri Charles Bukowski viene associato alla corrente letteraria del realismo sporco. Vediamo ora vita e opere principali del celebre scrittore, noto anche per le sue tante frasi e gli aforismi.
Charles Bukowski: vita e opere
Charles Bukowski, nato il 16 agosto 1920 in una piccola cittadina tedesca nei pressi di Colonia, è colui la cui vita meglio rappresenta quella randagia, spericolata, di strada.
Figlio di un ex artigliere delle truppe americane, Charles a tre anni si trasferisce con la famiglia a Los Angeles. Qui trascorre la sua intera infanzia, costretto dai genitori a stare in uno stato di quasi totale isolamento dal resto del mondo. Già a questo punto viene fuori la sua natura ribelle e quella che è una fragile e confusa vocazione per la scrittura.
All’età di sei anni Charles Bukowski è un bambino dal carattere già formato: schivo, impaurito, escluso dagli altri, deriso per il suo leggero accento teutonico. Ha difficoltà di inserimenti. All’età di 13 anni inizia a bere e si mischia con una banda di teppisti. Ottiene il diploma nel 1938 presso la L.A. High School e quando ha vent’anni abbandona la casa paterna. Comincia così a vagabondare e bere facendo una serie di lavoretti saltuari. In questo periodo vive in moltissimi luoghi: New Orleans, San Francisco, St. Louis soggiornando anche in una pensione bordello e facendo i lavori più disparati: lavapiatti, posteggiatore, facchino. Per qualche tempo sta persino in galera.
Nel corso di tutti questi anni continua a scrivere racconti e poesie e, a un certo punto, queste opere trovano spazio in alcuni giornali e nelle riviste underground. Cosa lo spinge a scrivere? Non la linfa creativa, ma la rabbia verso la vita; la scrittura bukowskiana è caratterizzata da una costante amarezza per via dei torti subiti dagli uomini e dall’umanità. L’opera di Charles Bukowski è ispirata in maniera quasi ossessiva alla sua vita: sesso, alcol, gioco d’azzardo, una vita ai margini che smaschera l’ipocrisia del sogno americano. La scrittura di Charles si caratterizza per essere veloce e semplice ma incisiva e feroce.
Viene assunto al Postal Office di Los Angeles iniziando un burrascoso rapporto sentimentale con Jane Baker. Negli anni Cinquanta e Sessanta Bukowski continua a pubblicare in maniera clandestina e viene soffocato dalla monotonia della vita d’ufficio, pur eccedendo in ogni modo. Nel 1964 diventa padre di Marina, la cui madre è la giovane poetessa Frances Smith. Inizia un’importante collaborazione con il settimanale alternativo Open city.
Tutti i pezzi velenosi pubblicati vengono poi raccolti in "Taccuino di un vecchio sporcaccione", libro per il quale riceverà moltissimo consenso presso gli ambienti della protesta giovanile. A 49 anni questo successo gli da il coraggio di licenziarsi, finalmente, dall’ufficio postale e tentare di diventare scrittore a tempo pieno. Da qui comincia il periodo dei readings poetici.
Dopo la tragica morte della moglie, uccisa dall’alcol, Bukowski conosce colui che gli cambierà l’esistenza. Il manager e appassionato di letteratura John Martin rimane impressionato favorevolmente dal lavoro di Bukowski, ed è proprio lui che lo indirizza verso la scrittura full time, occupandosi di tutto ciò che era di natura organizzativa. Bukowski a questo punto non deve far altro che scrivere.
Da quel momento in poi il consenso per Bukowski no fa altro che crescere negli anni, permettendo all’autore di sconfinare in Europa con le sue opere. Bastano pochi anni e "Hank" Bukowski diviene noto come ultimo scrittore maledetto, diffondendo la sua opera anche negli Stati Uniti. I reading poetici di Bukowski venivano da lui vissuti come un vero e proprio incubo, documentato nei suoi racconti. Nel 1976 Bukowski conosce Linda Lee, l’unica tra le tante compagne che ha avuto che cerca di mitigare quella vena autodistruttiva che lo caratterizza. Ormai Hank è diventato ricco e conosciuto in tutto il mondo.
Linda lo spinge a cambiare addirittura regime alimentare, facendogli ridurre il quantitativo di alcol consumato e spingendolo ad alzarsi prima di mezzogiorno. Gli ultimi anni di vita di Bukowski vengono vissuti con serenità e agiatezza mantenendo quella vena creativa che da sempre lo caratterizza. Nel 1988 Charles Bukowski si ammala di tubercolosi ma decide di continuare a scrivere nonostante le condizioni fisiche sempre meno favorevoli. Alle sue opere si sono ispirati molti registi, trasponendole sul grande schermo. Charles Bukowski muore il 9 marzo 1994 a Los Angeles, all’età di 73 anni.
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Charles Bukowski: frasi e aforismi più belli
Tra le sue più famose opere ricordiamo (romanzi, poesie, racconti):
- Post Office
- Factotum
- Donne
- Panino al prosciutto
- Compagno di sbronze
- Hollywood, Hollywood!
- Sui gatti
- Pulp. Una storia del XX secolo
- Taccuino di un vecchio sporcaccione
- Shakespeare non l’ha mai fatto
- So benissimo quanto ho peccato
- Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle
- L’amore è un cane che viene dall’inferno
- Donne
- Musica per organi caldi
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Tutti i libri di Charles Bukowski
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Charles Bukowski: vita e opere dello scrittore maledetto
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