Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle
- Autore: Charles Bukowski Fernanda Pivano
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2012
Charles Bukowski: un nome che dice tutto.
Chi lo adora per la vita che ha fatto, chi si ubriaca delle sue poesie, chi dice di conoscerlo e magari ha soltanto letto una frase scritta con lo spray su qualche muro.
Fortunato quel muro, precisiamo.
Il buon vecchio Charles è, bene o male, sulla bocca di tutti e ha contribuito a diffondere un po’ di cultura letteraria in un mondo invaso da immagini e suoni che, spesso, formano un’infernale cacofonia.
Conoscere un autore attraverso le sue opere è sempre una fortuna e un privilegio, figuriamoci poi se parliamo di Buk.
E conoscerlo ascoltando le sue parole, mentre è seduto di fronte a noi e ci parla?
Eh, questa sì che stata una gran fortuna! Fernanda Pivano intervista Charles Bukowski e imprime su carta eterna le parole di quella magnifica giornata.
Quando ho preso in mano questo libro, sinceramente non sapevo cosa dovevo aspettarmi. Un’intervista professionale e a tratti noiosa? Un delirio di birra e poesie?
Nulla di tutto ciò.
La chiacchierata tra Fernanda e Buk, data alle stampe in “Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle” (Feltrinelli, prima edizione 1997, collana Universale Economica, pp. 109, in copertina la patente di guida di Charles Bukowski, utilizzata come invito alla mostra Elms Lesters celebrates Charles Bukowski, Soho, London 1996) è un affresco moderno, un’istantanea scattata in un paese di periferia che rimanda a profumi e sapori di un’epoca, ahimè, ormai dimenticata.
Parole sincere, parole che emozionano più di qualsiasi racconto, parole che s’imprimeranno dolcemente sul cuore.
Un libro che forse non sarà sugli scudi ma che ha davvero qualcosa da dire. Anzi, ha molto da dire.
Ascoltatelo, non ve ne pentirete.
Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle
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