Chiamatemi Cassandra
- Autore: Marcial Gala
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2022
Chiamatemi Cassandra di Marcial Gala (trad. di Giulia Zavagna, Sellerio, 2022) è la storia dell’identità frammentata di Raúl, che parte da Cuba per l’Angola, dove si trova a combattere una guerra di cui non sa niente. Raúl è condannato a essere vittima della sopraffazione di persone brutali; nemmeno dalla famiglia è stato amato di quell’amore che non giudica, che accoglie per ciò che si è: il padre lo vorrebbe macho, la madre lo veste da ragazza e lo chiama con il nome di una sorella morta giovane (Nancy), il fratello è fatto di tutt’altra pasta e non capisce nulla di lui. I compagni per beffa lo chiamano Marilyn Monroe. E così Raúl cerca vie di fuga dall’assoluta solitudine in cui da sempre si trova immerso: da un lato si arruola, appena diciottenne, dall’altro si rifugia nelle sue visioni di dei dell’Olimpo e di personaggi dei poemi omerici, ai quali dà del tu, dividendoli in amici e nemici.
"«Sono Cassandra», ho detto loro una volta, «Cassandra, rinata dopo cinquemila anni, quando Ilio e l’antica Grecia non esistono più. Cassandra, nata su un’isola ai tropici, ecco chi sono. Cassandra, ancora condannata a conoscere il futuro senza che nessuno le creda», ho insistito perché avevo ingerito una grande quantità di aguardiente angolana e mi aveva dato alla testa".
La vita di Raúl è fatta di pochi, fatali ingredienti: la famiglia scompaginata, distante e sorda; l’aspirazione, incoraggiata e al tempo stesso disprezzata dalla madre, a essere una ragazza; il bisogno di andare via da Cuba, terra a cui non sente di appartenere; il contatto quotidiano con la morte, che avverte come una presenza che gli cammina accanto e lo attende, come esito di un percorso amaro e breve.
"A quattro anni ho avuto la mia prima rivelazione: stavo giocando in cortile e ho visto le linee del pavimento a scacchi di camera mia allinearsi senza incrociarsi, erano tutte parallele, e insieme formavano le onde di un fiume che non portava da nessuna parte. Il fiume era l’Acheronte, ora lo so, e dal nulla, navigando lungo quel fiume, è apparsa la barca più vecchia del mondo condotta da un traghettatore con una barba senza fine che ha sollevato la mano abitata da passeri e mi ha chiesto: «Cassandra, hai l’obolo?». Ho aperto la bocca e Caronte ha preso la moneta che qualcuno mi aveva posato sulla lingua".
La narrazione procede per fughe in avanti e ritorni al passato, delineando le tappe attraverso le quali Raúl, sopruso dopo sopruso, solitudine dopo solitudine, va incontro al destino che prevede e in fondo brama, sognando il ritorno a Ilio.
"Io non sono nessuno, mi sono persa nell’oscurità dei tempi, ho aperto stanze dalle pareti di vetro trasparente e in una di queste ho trovato il mio rosso e insaziabile cuore che batte".
L’odio e il rifiuto della diversità, di cui Raúl ha sempre avvertito il peso, si manifestano nell’accanita violenza del suo ultimo feroce aguzzino, il capitano, e riflettono l’odio e il rifiuto che questi prova per una parte inaccettata di sé. Non c’è posto nel mondo per una creatura che, nei panni di Nancy, di Marilyn e di Cassandra, si sente straniera ovunque e vorrebbe soltanto essere amata.
Chiamatemi Cassandra
Amazon.it: 15,19 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chiamatemi Cassandra
Lascia il tuo commento