Chiedi al cielo di Carmela Scotti

Anna, sorda dall’infanzia e muta per scelta, vive per Luca, l’adorato figlio di 9 anni. La sua vita va in pezzi quando il bambino scompare nel nulla mentre si reca a comprare il pane.
Anna è convinta che qualcuno taccia la verità e indagando fra gli inquilini del suo palazzo giunge a Giona e a suo figlio Leonardo, dubbiosa che non siano del tutto estranei alla vicenda. Mentre tenta di capire cosa sia veramente accaduto la mattina della scomparsa, si avvicina a Giona e fra le due anime spezzate nasce un sentimento forte e inatteso. Giona indaga per conto suo arrivando a scoprire una realtà densa di orrore e si butta in un viaggio negli abissi del Male, dal quale uscirà vivo ma ammaccato e con la paura che l’agghiacciante verità possa compromettere il suo rapporto con Anna.

Carmela Scotti, finalista al premio Calvino nel 2016 con L’imperfetta, dà conferma del suo talento e ci trasporta con questo romanzo in una realtà dura e angosciante. Attraverso un’ottima analisi psicologica dei personaggi e uno stile a tratti poetico, l’autrice ci racconta una storia piena di dolore ma anche di forza dove l’amore è contrapposto al Male ed è l’unica strada per non soccombere ad una realtà terribile da affrontare.
“Chiedi al cielo” (Garzanti, 2018) è una lettura consigliata, cruda, attuale, più verosimile di quanto vorremmo.