Città delle persone
- Autore: Graziano Delrio
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Donzelli
- Anno di pubblicazione: 2011
L’Emilia, l’Italia e una nuova idea di buon governo
Mentre l’economia mondiale si trova a far fronte ad una delle più gravi crisi del secondo dopoguerra, appare scontato interrogarsi sulle cause che continuano a determinare il progressivo sfaldarsi del sistema economico-finanziario su scala globale. L’onda d’urto della crisi che si è abbattuta pesantemente sull’Europa, causando il fallimento delle economie più deboli, ha investito anche l’Italia.
Nel saggio “Città delle persone”, la penna autorevole di Graziano Delrio, sindaco in carica della città di Reggio Emilia, fornisce un’analisi puntuale e lucida dei tratti fallimentari che, per quasi un ventennio, hanno caratterizzato il “sistema” Italia, sia sul piano politico che su quello economico. Scomponendo, uno dopo l’altro, i tasselli di un apparato burocratico e finanziario che ha chiaramente mostrato i suoi limiti, Delrio propone una sintesi innovativa e costruttiva, partendo dai punti di forza di un modello socio-economico, quello emiliano, che ha mostrato di avere le potenzialità necessarie per assorbire i pesanti strascichi della crisi.
L’ultimo ventennio è stato segnato da una politica basata sull’individualismo, sul soddisfacimento di bisogni “settoriali”, di una categoria o di una parte ristretta dell’elettorato, sullo screditamento della meritocrazia, sull’esaltazione e sull’appoggio incondizionato alle scelte di un leader carismatico e potente, forte di un controllo vasto e capillare sul sistema dell’informazione. In una società sempre più multietnica e multiculturale, la linea politica dei governi è risultata, troppo spesso, poco incline a favorire l’integrazione, promuovendo piuttosto l’isolamento di comunità omogenee per tradizioni e cultura. L’idea di comunità intesa come l’insieme degli individui che cooperano in nome di valori condivisi (uguaglianza, tolleranza, solidarietà) per il raggiungimento di un benessere comune, è stata progressivamente sostituita da quella di un insieme di individui che “competono per l’accesso alle risorse”, “tesi alla massimizzazione della propria utilità”, con il risultato di esacerbare l’annoso conflitto tra cittadino e istituzioni, tra pubblico e privato.
Il modello politico proposto da Delrio si delinea sistematicamente, pagina dopo pagina, e si articola in una serie di linee guida: concedere una maggiore autonomia alle amministrazioni locali, portare forti investimenti nel settore ricerca e sviluppo, fondamentali per creare una nuova economia della conoscenza, avviare la riconversione dei settori tradizionali dell’industria verso settori emergenti, a maggiore contenuto innovativo, puntare sulla crescita del capitale sociale, ripensare il ruolo dell’attore pubblico come committente di servizi e infrastrutture, rinnovare il concetto di welfare, tenendo conto di dinamiche sociali in continua evoluzione, che rispetto al passato, necessitano di servizi più flessibili e differenziati, investire nella valorizzazione e nel recupero del territorio, attraverso la riqualificazione urbanistica, la mobilità sostenibile, il recupero delle risorse, lo sviluppo delle energie rinnovabili. Sono questi gli elementi vincenti di una politica che punti innanzitutto a promuovere una nuova idea di città e cittadino, un nuovo modello di civismo in cui “l’altro” non rappresenta una minaccia, bensì una ricchezza, una risorsa concreta verso la realizzazione della “città delle persone”, una comunità sociale, politica ed economica che ha come protagonisti i suoi cittadini.
La città delle persone. L'Emilia,l'Italia e una nuova idea di buon governo
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