Città sommersa di Marta Barone

Città sommersa di Marta Barone, edito da Bompiani, è tra i 12 candidati al Premio Strega 2020.
Questa è la prima storia per adulti in cui si cimenta l’autrice, già scrittrice di libri per ragazzi e traduttrice.

Uno dei temi principali del romanzo è quanto conosciamo i nostri genitori, cosa possiamo dire di loro prima della nostra venuta al mondo. È proprio con la morte del padre, Leonardo Barone, e della casuale lettura della sua memoria difensiva che Marta Barone inizia la sua ricerca per cercare di raccontare un uomo la cui vita si è intrecciata in modo indissolubile con la storia dell’Italia degli anni ’70, degli attentati e delle lotte in fabbrica.

La ricerca sulla vita di suo padre si intreccia con i luoghi fisici in cui è stata vissuta, in una duplice visione: con gli occhi dell’autrice al tempo presente e come erano nel momento in cui la memoria dei suoi molti interlocutori racconta i fatti della vita di suo padre.

Leonardo Barone emerge come una figura quasi mitologica di cui il tempo è riuscito a offuscare parte della sua essenza; gli eventi, uno dopo l’altro, sembrano accanirsi sempre su di lui.

Il romanzo è estremamente complesso, la scrittura è una delle più belle che abbia avuto il piacere di leggere negli ultimi tempi e si capisce già dal coinvolgente incipit:

"Questa storia ha due inizi: almeno due, perché, come tutto quello che ha a che fare con la vita, è sempre difficile stabilire cosa cominci e quando, quale vertigine di casi fortuiti esista dietro ciò che sembra avvenire all’improvviso, o quale viso si è girato verso un altro in un momento del passato dando il via alla catena accidentale di eventi e di creature che ci ha portato a esistere."

Città sommersa è un libro che dovremmo tutti leggere, per non dimenticare il passato, ma soprattutto per costruire il nostro futuro.

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