Classici per la vita. Una piccola biblioteca ideale di Nuccio Ordine

Classici, classici, classici. Chi vuol coltivare spirito critico, forgiare la propria personalità, chi soprattutto aspira a diventare uno scrittore deve leggere i classici e non soltanto per superare un esame, come sottolinea Nuccio Ordine, autore di “Classici per la vita”, un’asciutta e brillante antologia. Il classico forma in particolare i giovani, li aiuta a sviluppare capacità di analisi, insegna a pensare con la propria testa e anche a vivere.

Può sembrare un luogo comune, ma molti scrittori dei giorni nostri sono improponibili rispetto quelli di un tempo. Certo, di autori capaci di scrivere bene e con stile, di proporre storie interessanti e coinvolgenti ce ne sono. Ma la grande letteratura è ben altro: nell’empireo dei classici entrano quei libri che non si dimenticano più, diventando patrimonio culturale dell’umanità. Chi sarebbero oggi coloro che possono essere paragonati ai Dostoevskij, ai Proust, ai Moravia o ai Calvino?

Il libro di Nuccio Ordine, docente di Letteratura Italiana all’Università della Calabria, è un saggio e assaggio delizioso della saggezza del mondo. Il professore raccoglie i suoi articoli di un anno - dal settembre 2014 all’agosto 2015 - pubblicati su Sette, il famoso supplemento settimanale allegato al Corriere della Sera, con cui ci ripropone alcune pillole, fra le più significative, tratte da una variegata serie di classici - narrativa, poesia, saggistica -, accompagnate da spunti e asciutti commenti per riflettere e trarne piccole lezioni di vita.

• “Cittadella” di Antoine de Saint-Exupéry evoca il tema del possesso che uccide l’amore, argomento purtroppo di drammatica attualità con mariti e fidanzati che massacrano mogli e compagne.
• Da “I Buddenbrook” di Thomas Mann viene colta l’occasione per ricordare che gli affari e il profitto vanno bene purché siano leciti e non comportino, poi, rimorsi o angosce.
• Da “Canto di Natale” di Charles Dickens arriviamo a comprendere che siamo noi stessi a crearci pesi e vincoli esistenziali, e soltano noi stessi possiamo liberarcene e rinascere interiormente.
• Nell’“Odissea” di Omero, la storia di Argo e Ulisse mostra come possa essere stretto, profondo e persino commovente il legame d’amore fra cane e padrone.

Da Ariosto, Balzac, Calvino, Defoe, Ippocrate, Machiavelli, Maupassant, Moliere, Montaigne, Pessoa, Platone, Rostand, Tasso, Zweig e tanti, tanti altri apprendiamo l’arte della vita.

Leggere richiede fatica, impegno, tempo. Impariamo da Platone nel “Simposio” che la conoscenza non ci viene calata dall’alto, ma è da conquistare. E allora Nuccio Ordine invoglia a vincere la pigrizia, invitandoci a una lettura di qualità.