Come Proust può cambiarvi la vita di Alain de Botton

“L’infelicità è tra le cose cui il genere umano si applica con più impegno e dedizione. Se fossimo stati posti sulla terra da un malvagio creatore al solo scopo di soffrire potremmo senz’altro congratularci con noi stessi per l’entusiasmo col quale assolviamo un simile incarico. Del resto, i motivi per essere inconsolabili abbondano: la fragilità del corpo, la mutevolezza dell’amore, le ipocrisie della società, i compromessi dell’amicizia, gli effetti deleteri della routine. La tenacia dei mali che ci assillano farebbe supporre perciò che l’estinzione della specie sia il momento più atteso da tutti.“

Con un incipit ironico e divertito, Alain de Botton apre il suo saggio (ristampato da Guanda, 2014) sul romanziere solitario e baffuto, Marcel Proust, che aveva trascorso, scrive, gli ultimi quattordici anni a letto a scrivere un romanzo straordinariamente lungo, Recherche, senza una fonte di luce sul comodino adatta allo scopo.

Non è per nulla un libro irriverente, al contrario l’autore mostra una profonda conoscenza delle opere e della vita del più famoso e letto scrittore francese del Novecento. In questo saggio, come negli altri, Alain de Botton non fa a meno del suo immancabile humor anglosassone che caratterizza il suo stile narrativo e con il quale ha suggellato tutte le sue pubblicazioni.

Figlio di un medico di fama internazionale, burbero e alle prese solo con i suoi studi, e di una donna apprensiva che amava suo figlio con una tale intensità che avrebbe fatto vergognare il più ardente degli amanti, Proust visse dedicandosi alla letteratura. Analizzando le infelicità del giovane Marcel, afflitto da una malattia fin da piccolo, dal rapporto esclusivo con la madre e dai sofferti legami d’amore, il nostro autore delinea alcune guide per poter ottenere una felicità quotidiana (come amare la vita oggi, come prendersela comoda, come soffrire con successo, come essere felici in amore). Un invito alla lettura delle opere proustiane che può fornire lezioni e riflessioni su una nuova morale, un armonico approccio proustiano verso la vita, che permetterebbe, a chi sa ben coglierle, occasioni di una vita migliore ed appagata.

Lo scrittore francese, segnato da una vita di dolori e fragilità, traeva dalle sue angosce esistenziali una stupefacente capacità di trasformare il dolore in idee. È in questo principio, scrive de Botton, la grandezza dello scrittore più amato e conosciuto al mondo. Ed è su questo principio che dovremmo porre le nostre attenzioni e riflessioni.

“L’idea di Proust è che diventiamo curiosi solo quando siamo afflitti. Soffriamo, quindi pensiamo, e facciamo così perché pensare ci aiuta a capire le origini del dolore, a definirne l’entità e a riconciliarci con la sua esistenza. Perciò le idee che non sono originate dalla sofferenza mancano di un’importante motivazione.“

In conclusione nell’arte del vivere si celerebbe lo scopo per raggiungere una migliore comprensione della realtà e una migliore capacità a saper delimitare i confini della propria sofferenza.

Come Proust può cambiarvi la vita è un libro gradevole da leggere, intelligente ed ironico, che dimostra quanto Alain de Botton abbia amato lo scrittore francese e quanto abbia a sua volta inconsapevolmente, il povero Marcel, insegnato ad amare la vita. Un piacevole e divertente saggio per avvicinarsi alle opere di Proust.