Come accadde che Thomas Leclerc 10 anni 3 mesi e 4 giorni divenne Fulmine Tom e salvò il mondo di Paul Vacca

E se l’amore fosse davvero la strada maestra per tentare di salvare il mondo? Anche se non riesce a esprimerlo, Thomas Leclerc sembrerebbe crederci aldilà di ogni dubbio. Tom è il protagonista bambino di “Come accadde che Thomas Leclerc 10 anni 3 mesi e 4 giorni divenne Fulmine Tom e salvò il mondo” (Edizioni Clichy, 2015) di Paul Vacca: ha da poco superato i dieci anni, è autistico e ha eletto i fumetti Marvel a punto di riferimento proiettivo. Proprio come molti “supereroi con super-problemi” dei comics book che manda a memoria, è “diverso”, è solo, ha una sfilza di grane da risolvere (prima fra tutte la crisi coniugale che vivono mamma e papà), ama in silenzio e anela alla Giustizia per la quale è pronto a ogni sacrificio. A seguito di un disvelamento intimo tanto improvviso quanto “sottile”, un giorno Tom scopre che la sua missione è far si che le cose tornino a posto, se non proprio nell’universo - mondo quanto meno nel suo: a Montigny dove vive, per i genitori Serge e Pauline, per Sole Nero - il cane vessato da padroni poco sensibili - per la nonna, gli amici Pascal, Matthieu e Thierry e, soprattutto per Palma, l’inquieta ragazzetta con cui ha imparato a condividere parte del suo tempo e un rifugio segreto.

“Quel 4 ottobre 1968, alle 17.16, mentre Thomas Leclerc sta tornando a casa, tutto si illumina. Improvvisamente capisce perché è sulla Terra. Tutte le domande che si poneva da sempre riguardo alla ragione della sua presenza nel mondo o allo scopo ultimo della sua esistenza trovano quindi una risposta. Con straordinaria chiarezza gli appare il filo che lo lega ai genitori, alla casa, al complesso residenziale, alla città, al suo paese, al continente, al mondo, al sistema solare e all’intero universo” (pag. 20).

Così viene descritto nel romanzo il momento esatto dell’ "illuminazione", a partire da cui per il piccolo "supereroe quotidiano" niente sarà più lo stesso. Fulmine Tom è portatore di un amore “assoluto”, privo di sovrastrutture e dunque potenzialmente salvifico, per un mondo che sembrerebbe avere smarrito la bussola della semplicità. Il finale è buonista, ma funzionale alla trama e con diverse sorprese che non vi rivelo. Vi dico soltanto che “…Fulmine Tom” è un romanzo dalle molte qualità, prima fra tutte la leggerezza con cui filtra e affronta temi poderosi. Un romanzo originale e “poetico”, che attrae sin dalle prime battute. Traducono ottimamente dal francese Tania Spagnoli e Federico Zaniboni.