Come se niente fosse
- Autore: Letizia Muratori
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Adelphi
Il libro in breve: Una scrittrice accetta di tenere un seminario che ha per oggetto: la «lettura creativa». Gli uditori sono un gruppo di vecchi amici riemersi da un passato. Un pubblico a cui, inaspettatamente, la scrittrice finirà per raccontare una storia vera: la sua.
A volte un libro nasce dall’intuizione di un titolo che si spiega sin dalla prima pagina. Altre, nasconde il significato di quella scelta nella fitta foresta delle parole. Altre ancora infine, svela il suo segreto solo all’ultima riga dell’ultima pagina.
E’ questo il caso di "Come se niente fosse", quarto romanzo pubblicato da Letizia Muratori. Una sorta di istantanea dedicata ad una fase importante della vita di una donna, che si gioca principalmente su quattro scenari:
- una radio privata, nel cui studio la protagonista conduce un programma domenicale dedicato alla rassegna stampa;
- villa Gunther (Giacinta Gunther, ereditiera ed anima della Fondazione Gunther, finanzia borse di studio a giovani ricercatrici) dove, grazie ad un seminario di “lettura creativa”, ritrova vecchi e mai sopiti ricordi di infanzia;
- la casa editrice, che gli dà da vivere e per la quale è in procinto di pubblicare un libro che… ancora non c’è;
- l’appartamento dei genitori, che rappresentano la… terraferma.
Letizia Muratori ha una maniera di scrivere sicura, rodata, ineccepibile. Interessanti, ad esempio, le pagine che indagano i rapporti tra scrittura, editoria e pubblico Alcune frasi potrebbero essere utilizzate come aforismi. Penso ad esempio a
“Lo spunto c’è, ma manca un bel colpo d’ascia”
oppure
“la gente spediva oggetti già pronti per la pubblicazione, parodie di libri”.
La trama invece risulta un po’ frammentaria alla ricerca di un vero mistero che possa catalizzare l’attenzione del lettore. Un amore mai raggiunto veramente (quello per Lorenzo Gunther, fratello di Giacinta e marito di sua sorella Federica)? La scintilla che può ravvivare l’ispirazione ormai latitante della scrittrice protagonista?
E’ proprio Letizia Muratori a lasciare volutamente dei vuoti. Un esempio? Il nome della protagonista del romanzo non viene mai pronunciato (solo a pagina 22 la sentiamo chiamare col soprannome di Lula).
Un argomento forte, in verità, c’è. Un momento oscuro e nascosto della sua vita: un rapimento. Quattro giorni o poco più di blackout.
Una traccia che arriva già a romanzo inoltrato e che si esaurisce in poche pagine… come se niente fosse.
Come se niente fosse
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