Con Effe di Nicola Manicardi

L’amore si è messo il casco di protezione in questo inizio millennio e si va verso amori singoli. L’orientamento sessuale e il principio identitario hanno portato a una sorta di anarchia amorosa ma, in realtà, i costumi sessuali non sono cambiati molto.
Chi scrive pensava che realmente si arrivasse a una maggiore trasformazione sui ruoli più comuni, tra un uomo e una donna. Nel panorama LGBTQI+ , invece, si riscontra un certo silenzio, come a dire che noi ci siamo, siamo sempre attivi sul versante politico e sociale. Ma non vi aspettate molto, per ora. Nicola Manicardi scrive di un amore che, in prima battuta, è tempestoso e piene di insidie e poi si acquieta, il cui titolo è Con Effe (Qed edizioni, 2024).

Nicola Manicardi ha nel sangue la sua passione di scrivere, soprattutto in versi, ma per vivere fa un lavoro che lo ha portato a essere molto vigile, ossia l’infermiere che aiuta il dottore in sala operatoria, compito difficile perché bisogna essere molto attenti. E poi , come si accennava prima, ha questa sua passione per le poesie e per la letteratura tout court, nonché una voracità che mette le altre sue attività in sordina.
In ogni caso, per chiudere il cerchio, dovrebbero proprio "sparire" gli orientamenti sessuali, né si dovrebbe criticare quale mano si stringe in una passeggiata in Via del Corso, Roma. Al centro della capitale un gruppo numeroso di "scemi" si erano accaniti su una coppia gay ma, con l’arrivo della polizia si sono allontanati, e il bravo giovane poliziotto ha detto che è meglio non stare mano nella mano o baciarsi, un bacetto di pochi secondi, anzi era meglio evitare tutto.

Quindi le poesie che parlano d’amore devono tenere in conto un sacco di pregiudizi che ancora ci sono.
Ma detto ciò, c’è una poesia breve che nella sua bellezza ti incanta (non ci sono più i Sandro Penna, i Dario Bellezza, i Pier Paolo Pasolini, i Mario Luzi, senza togliere nulla alle donne, che a scriverle tutte qui è un problema e quindi ci limitiamo a Patrizia Cavalli e a Biancamaria Frabotta).
Ebbene sono talmente belle queste poesie tutte attraversate da una malinconia sottile, soprattutto ai maschi più anziani che speravano in un mondo migliore. Le donne, si sa, sono più pratiche.

In questo drappo di malinconia / cado. / Nel tramonto e vivo / nel vuoto del significato. / Il termine mi brucia e il cuore batte.

Finché c’è un cuore che batte, c’è speranza o disincanto per tutti.