Cristofano e la peste
- Autore: Carlo Maria Cipolla
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: il Mulino
- Anno di pubblicazione: 2013
La peste del 1630 richiama subito alla memoria di chiunque abbia anche una minima reminiscenza degli anni della scuola dell’obbligo il romanzo base della letteratura italiana, il testo che, più di ogni altro, fornisce un’accurata descrizione della situazione drammatica, delle sofferenze, ma anche delle inefficienze e dei soprusi che tale malattia causò fra la popolazione, principalmente, e sarebbe inutile rimarcarlo, fra la povera gente. Stiamo naturalmente parlando de I promessi sposi di Alessandro Manzoni, che, nella sua accurata ripartizione fra storia verosimile quantunque inventata e ricerca storica, coadiuvata anche dalla sua “appendice”, in seguito pubblicata come opera indipendente, Storia della colonna infame, dipinge un accurato quadro della situazione milanese.
La peste non si fermò però a Milano, sebbene il caso del capoluogo lombardo fosse certamente il più grave e resti ancora oggi il più conosciuto. Il terribile morbo, introdotto in Italia dai lanzichenecchi, i soldati mercenari tedeschi, si diffondeva rapidamente anche grazie alle condizioni igieniche a dir poco precarie dell’epoca; esso non era, infatti, veicolato da un virus aerobico, ma da una pulce ospitata soprattutto dai ratti, che proliferavano in strade, case e edifici pubblici.
Moltissime città potrebbero certamente scrivere la loro storia rispetto all’epidemia in questione, al modo in cui fu affrontata e, infine, risolta, non si sa in che misura per merito delle precauzioni affrontate piuttosto che per la naturale evoluzione del contagio, che, peraltro, si acutizzava nei mesi caldi e presentava una notevole diminuzione in inverno. Nel caso di Prato, un personaggio peculiare ha fornito ai posteri, più che una descrizione della malattia a livello di cronaca, una grande quantità di dati, redatti in modo preciso e meticoloso, che ha permesso non solo la redazione di dettagliate statistiche, ma anche una migliore comprensione della situazione e delle difficoltà incontrate.
Cristofano di Giulio Ceffini ricoprì la posizione di Provveditore alla Sanità di Prato a partire dall’11 Dicembre 1630. Di famiglia illustre, ex Gonfaloniere, dotato di uno spiccato senso civico, Cristofano era essenzialmente un ottimo contabile: una base di partenza essenziale per chiunque dovesse trovarsi a fare i conti, in ogni senso, con l’emergenza in rapporto alle effettive risorse a disposizione. Ma Cristofano non si limitò a un buon svolgimento del proprio compito: lo portò invece avanti con una precisione quasi maniacale, annotando scrupolosamente ogni dato relativo a quarantene, ammissioni al lazzaretto, passaggi dallo stesso alla convalescenza e via dicendo. Tali dati, in seguito studiati e interpretati, hanno fornito un quadro completo della situazione pratese in epoca di epidemia, quadro che potrebbe verosimilmente essere preso a mo’ di esempio per centinaia di situazioni analoghe verificatesi nello stesso anno — e non solo: probabilmente fino all’attualità.
I problemi iniziarono prima della nomina di Cristofano, con la diatriba su dove sistemare i malati, se nel Convento di Sant’Anna o nel complesso del Palco; poi ci fu l’inutile quarantena generale, che non arrestò il morbo, e la chiusura delle case infette, che contagiò anche i familiari sani. In tutto questo, le leggi stabilivano ma le casse languivano, e spesso Cristofano si trovò costretto a venir meno ai propri doveri per impossibilità materiale. In fondo, come sempre succede, la storia si ripete.
Sia chiaro: sebbene Cristofano e la peste di Carlo Maria Cipolla (il Mulino, 2013) sia molto breve, non si tratta di un saggio di facile lettura, in quanto corredato da una grande quantità di tabelle, schemi e statistiche di scarso interesse per il lettore medio, atte semplicemente a presentare i dati dai quali si è fatta partire la ricostruzione storica di questo momento buio della storia pratese e italiana. In ogni caso, le conclusioni alle quali si arriva sono preziose come ulteriore elemento per sviluppare una chiave di lettura dell’attualità.
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Un libro perfetto per...
I molti e precisi dati riportati in questo saggio ne fanno essenzialmente materia di studio. Non è di facile lettura, piuttosto adatto alle menti più matematiche e analitiche.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cristofano e la peste
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