Dalla parte opposta
- Autore: Valerio Vigliaturo
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
La nostalgia e il futuro. Dalla parte opposta appare, già ad una prima lettura, come un romanzo meditato a lungo, stratificato, a più livelli. L’autore, Valerio Vigliaturo, dimostra di possedere, anche se alla sua prima prova di scrittura narrativa, la capacità di cristallizzare con una certa sobrietà una materia schiettamente autobiografica, solitamente difficile da padroneggiare, con naturalezza e con la capacità di raccontarsi senza che la materia rischi continuamente di sfuggire.
Il romanzo, Dalla parte opposta, si offre come un lungo racconto di formazione, appunto autobiografia esistenziale e intellettuale, viaggio conoscitivo verso la consapevolezza del mondo, interiore e non; generosa sovraesposizione di sé oscillante tra la ricerca di un’aderenza pressoché assoluta ai fatti del vissuto e la digressione saggistica.
Frequenti le citazioni, i riferimenti, le proiezioni anche culturali su un passato aperto ad una vera e propria ‘nostalgia di rinnovamento’ tra confessione e dissimulazione ironica; tra rigore strutturale e capacità di oltrepassarlo, variando, improvvisando come in un brano di jazz. Filo rosso, poi, il tema della solitudine individuale, del sentirsi ‘stranieri’, la separazione, il desiderio inesausto di incontrare l’altro, del definirsi e contemporaneamente rinnovarsi. L’autore allude, non solo alla sfera privata, ma anche al generazionale, all’epocale, uomo “catapultato sulla terra” in cerca di una meta, un senso. La trama viene intessuta partendo dall’infanzia che approda all’adolescenza e ai suoi conflitti (compreso quello con la figura paterna) fino al presente, giungendo alla proiezione in un futuro nemmeno troppo immaginario dominato dalle macchine.
Tutto è segnato dalla ricerca di comunione affettiva fino al capitolo conclusivo, The end, dove si esplicita la tensione al rinnovamento (personale? Antropologico?) ricongiunta necessariamente al desiderio dei luoghi primi, all’origine e alle origini, di un guardare avanti e di un autentico incessante ritornare a casa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Dalla parte opposta
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