Damian di Bianca Rita Cataldi

Damian Burton è nato a Riverside, tra il gelo della sua città e quello della sua famiglia, totalmente incapace di comprenderlo, fatta eccezione per nonna Zooey a cui è affezionatissimo. Egli racconta in prima persona della sua infanzia, trascorsa prevalentemente in solitudine, tra i suoi giochi fantasiosi e i libri.
Proprio questa sua tendenza all’“asocialità” preoccupa alquanto sua madre, che decide di iscriverlo ad una sorta di campo estivo per un paio di settimane, così da poter socializzare e giocare con ragazzini della sua età. Qui avviene il primo incontro con Megan, così piccola e fragile, che porterà però a conseguenze piuttosto disastrose. Damian, infatti, incendia la tenda di una ragazzina che si appropria della tenda di Megan, ignorando completamente il fatto che si tratti della figlia di uno dei direttori del campo.

Viene così espulso e la madre decide quindi di iscriverlo alla prestigiosa “Lucretius Grammar School”. Ha inizio la sua travagliata adolescenza, durante la quale avrà modo di comprendere quanto possa essere complesso l’amore, soprattutto quando si renderà conto della natura del suo rapporto con Megan…
“Damian” di Bianca Rita Cataldi è lo spin-off della saga di “Riverside” che comprende, oltre al primo volume omonimo, anche “Dollhouse” e “Rewind”. Tuttavia, potrebbe essere considerato un racconto indipendente, ed è per questo che ho deciso di intraprenderne la lettura e devo dire che non mi ha deluso.

Mi è piaciuto molto calarmi in questa atmosfera così magica e ho apprezzato la capacità di introspezione dell’autrice, mai scontata, né banale. Lo stile è impeccabile, il racconto scorrevole e ben strutturato. Inoltre, mi sono in parte rivista nel Damian bambino, così selettivo nelle amicizie, e questo mi ha aiutato a sentirmi meno “strana”, contrariamente a quanto gli adulti spesso vogliano farci credere. Consigliatissimo.