David Golder
- Autore: Irene Némirovsky
- Categoria: Narrativa Straniera
“David Golder” di Irène Némirovsky è un libro il cui argomento è già espresso nel titolo dell’opera: Golder viene da gold, cioè oro.
David, ebreo di origini ucraine, ha fatto in America grande fortuna, ma, nonostante i grandi beni o, forse, a causa di essi, egli sembra avere un’esistenza poco felice. Il romanzo inizia con il coinvolgimento di David, da parte del vecchio socio Simon Marcus, in un affare che il protagonista, però, non accetta. Al rifiuto di Golder, l’uomo si toglie la vita, anche perché in America stanno iniziando i momenti bui per le attività economiche. E’ il 1929, l’anno della grande crisi che trascina sul lastrico migliaia di persone. David, comunque, nella sua vita, ha saputo accumulare tanto. Lo dimostra perfino la sua corporatura:
“Era un uomo di più di sessant’anni, enorme, con le membra grasse e flaccide”
quasi questa fosse la dimostrazione dei beni capitalizzati. Dopo la morte del socio, Golder si ritira nella casa di Biarritz dove sarà colto dalla prima crisi cardiaca. Nella lussuosa cittadina francese ritrova
- la moglie, che per tutta la vita non aveva fatto altro che chiedergli denaro,
- la figlia diciottenne, Joyce, ragazza frivola e abituata al lusso e al benessere.
Ma, proprio ora, quando l’uomo inizia a cedere, si vedono i veri sentimenti di chi gli sta intorno. La moglie, in particolare, non avendo tutto ciò che desidera, si rivolge a lui in modo cinico e gli fa rivelazioni sul passato del loro matrimonio e sulla nascita della figlia stessa che lasciano l’uomo profondamente prostrato. Sconvolto da tali parole, Golder peggiora ancora. E’ quasi un sollievo per lui, che in questo momento non può affrontare altre difficoltà o attività economiche, svuotare, vendere la casa di Biarritz con tutto ciò che di valore era contenuto in essa e dare un taglio netto a una falsa unione matrimoniale trascinata per tanto tempo. La vita che ora egli si trova a trascorrere è molto diversa, più misera economicamente ma di certo meno frenetica. Gli attacchi di angina pectoris, però, si ripetono. Golder si sente finito. Sarà la giovane Joyce ad andare a trovarlo ancora una volta. Quella ragazza, anche se forse figlia di un altro, è l’unico amore che alberghi ancora nel suo cuore. Così Golder si fa coraggio, raduna le ultime forze, si reca a Mosca e poi sul mar Nero dove condurrà un’ultima trattativa per salvare la figlia da un matrimonio di solo interesse. Il viaggio nei luoghi d’origine, l’incontro con un giovane con le stesse ambizioni che lui aveva coltivato, faranno a Golder ritrovare l’uomo che era, anche se troppo tardi.
Il libro, basato sull’incessante ricerca della ricchezza, descrive una realtà materialista, con pochi scrupoli e senza valori morali. E’ una storia amara, triste, ma, una pagina dopo l’altra, si rivela un vero gioiello, uno dei tanti di Irène Némirovsky.
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