Deathdoc di Eugenia Guerrieri

Volete un lavoro che non vi procuri noie? Il custode di un cimitero! Beh, non avrete noie dagli “ospiti” sepolti o cremati, in compenso i vivi arriveranno ogni giorno, a ogni ora, con richieste talmente assurde da trasformare il tragico in comico. Per Paolo Grandi ogni giorno è una sfida, sia verso l’ottusità umana che contro gli incidenti. Cadaveri che esplodono, tombe da spostare, lavori in corso che non gli permettono di muoversi liberamente nel “suo” cimitero…
Ma come è finito lì? Non sono in tanti ad ambire al ruolo di custode di un cimitero, forse aveva bisogno di una pausa da qualcosa, magari doveva solo attendere che si calmassero un po’ le acque per qualcosa che era successo…
In effetti quel qualcosa era successo una decina di anni prima…

Paolo Grandi, al secolo Giovanni Di Micco, era un brillante medico. La sua carriera era in continua ascesa finché, un giorno, il suo mentore non l’obbligò a operare una scelta a dir poco orribile… Una banale operazione di un ragazzo di quindici anni si trasformò in un macabro disegno… Traffico d’organi. Risultato? Il Professore ne uscì pulito come un bambino, Giovanni fu radiato dall’albo e sbattuto nelle fauci dei giornalisti che lo fecero conoscere come Deathdoc.

Il resto della storia lo leggerete e apprezzerete nelle copiose pagine impregnate di umorismo noir e vicende reali. Reali e tragiche, perché la morte difficilmente riesce a essere un argomento allegro, quindi cerchiamo di affrontarla in altri modi, utilizziamo vie traverse per comprendere certi meccanismi della psiche umana.

Un libro che partirà in sordina per poi trascinarvi in un vortice di emozioni contrastanti, un inchiostro dolce e amaro al tempo stesso che vi spingerà a proseguire nella storia, una storia che vedrà un epilogo…
Un libro atipico, una narrazione fresca e mai noiosa per una storia da centellinare giorno dopo giorno o da finire tutta d’un fiato. In ogni caso non ve ne pentirete.

• Youcanprint, 2013