Destinazione Virgin River di Robyn Carr

Continua la saga di Virgin River, inaugurata con La strada di Virgin River, della brava e prolifica scrittrice Robyn Carr. In Destinazione Virgin River (HarperCollins, 2020) l’autrice ci consegna un nuovo intreccio di storie sullo sfondo dell’idilliaca località di montagna che ha fatto la fortuna della serie Netflix.

Una destinazione felice.
Virgin River non fa distinzioni. Ed è una bellissima cosa.
Accoglie allo steso modo il bello e il brutto, non fa discriminazioni di alcun genere, ti accoglie con gioia se sei felice e ti tira su il morale se sei triste.
Puoi chiamarti Rick Sudder, come un uomo che ha bisogno di tornare in quel luogo reale e magico al tempo stesso e ricominciare, fare il punto zero della sua vita.
O magari Dan Brady, un uomo in fuga da un oscuro passato che gli sta dilaniando l’anima.
Virgin River terrà sempre e comunque la porta aperta.
Dan cercherà di ambientarsi in quella nuova realtà e chi meglio di Cheryl Chreighton
potrebbe aiutarlo in quest’impresa?
Un’impresa tutto sommato semplice da portare a termine.
Le vere difficoltà sono ben altre. Quali? Trovare l’amore, per esempio.
Ed ecco che Virgin River corre per l’ennesima volta in soccorso di chi invoca, magari inconsciamente, il suo aiuto.

Robyn Carr ci riporta tra quelle lande desolate che però ormai conosciamo così bene, grazie alle sue parole e a una recente serie tv di successo.
Pagine scritte con una penna dolce e decisa al tempo stesso, vicissitudini dolci e amare che sono entrate nel nostro cuore e non ne sono più uscite.
Anzi, ne attendiamo sempre altre perché, quando si è in buona compagnia, più siamo meglio è.
Una storia popolata da persone e non “personaggi”, amici che ci apriranno la loro casa e i loro cuori, narrando di sogni e speranze per un futuro migliore, perché il passato li ha già colpiti a sufficienza.
Pagine dedicate a chi ama l’amore, le storie romantiche o, semplicemente, chi vuole estraniarsi da una realtà opprimente e volare dove l’aria è più fresca e anche molto più frizzante.
Tornare alla realtà sarà un poco brusco ma, lo sapete, i libri sono una porta sempre aperta e potremo tornare a Virgin River quando vorremo, ogni volta che vorremo.
E questo, secondo me, basta per donarci un grande, grandissimo sorriso.