Diario di un delitto d’amore di Francesca Panzacchi

Giallo breve e intenso, parte subito a mille col duello psicologico fra i protagonisti e gradualmente si snoda fra attacchi e contrattacchi, fino al sorprendente finale. La tensione cresce di pagina in pagina, gli occasionali interventi dell’io narrante, identificato in un commissario di PS, stemperano un po’ l’ossessività dell’incedere.

In particolare spicca la caratterizzazione speculare dei protagonisti e le loro propensioni, che da antitetiche vanno lentamente a fondersi in una storia d’amore ben poco convenzionale.

Il testo è privo di melensaggini e di cliché da romance. Presente, ma non certo centrale la componente erotica.
Si tratta nella sostanza di un duplice travaglio interiore estremizzato fino alla sua evoluzione finale, una guerra tra i sessi che non ha nulla di umoristico e anzi, lascia senza fiato il lettore più sensibile.

Diario di un delitto d’amore di Francesca Panzacchi è una lettura di tutto rispetto, adatta agli amanti del giallo italiano e a tutti i cultori della narrativa d’azione.

Lo stile maturo e diretto e un intreccio semplice ed efficace permettono alle pagine di scorrere quasi da sole.

Unico neo di questo romanzo è la sua sinteticità, si divora in due o tre ore ed è un vero peccato.

Consigliatissimo.