Diario semiserio di una redattrice a progetto di Sara Lorenzini

Diario semiserio di una redattrice a progetto (Mondadori, 2010) racconta, con toni ironici ma non per questo meno veritieri, le vicende lavorative e sentimentali di Emma, una redattrice televisiva alle prime armi.

Questa venticinquenne, fresca di laurea con lode e dopo un lungo tirocinio non retribuito, è costretta a trovare una “storia bomba” pur di vedere rinnovato il suo contratto trimestrale all’interno di un talk-show tutto drammi e lacrime. Il programma, che porta il titolo calzante di A cuore aperto ed è condotto da un’arpia maestra dell’audience, viene costruito sulle storie di persone comuni che chiamano la redazione con la speranza di risolvere i problemi più disparati e disperati. Oltre ad Emma, si affannano per la buona riuscita dello show ben quattro redattori: Matilde, Michela, Miriam (ovvero le “emme” amiche della protagonista) e Luis, unico uomo in un dietro le quinte quasi esclusivamente al femminile, dove trova posto anche una materna caporedattrice. La vita lavorativa di Emma, così intensa e ricca di colpi di scena, non ha però nulla da invidiare alla vivacità della sua vita privata e a quella delle sue amiche/colleghe, che vivono sentimenti e passione in modi apparentemente opposti. Più di tutte sarà proprio Emma a doversi interrogare su ciò che realmente vuole, non solo dall’amore ma dalla vita in generale… e scoprirà una nuova forza per approcciarsi alle incertezze del domani.

Pur essendo un romanzo d’esordio, la scrittrice Sara Lorenzini dimostra di conoscere a fondo i meccanismi narrativi e di finzione che funzionano così bene sia sulla pagina che sul piccolo schermo. Anche lei, non diversamente dalla sua eroina di carta, ha lavorato nel campo dell’intrattenimento televisivo in qualità di redattrice e collaboratrice ai testi.
Il suo stile lineare, immediato e la verve da commedia brillante si accompagnano a riflessioni su argomenti, come il precariato e la voglia di farcela da soli, molto vicini alle nuove generazioni.