Dio e il cinema. Una vita maledetta tra cielo e terra di Antonio G. D’Errico e Donato Placido

"Dio e il cinema. Una vita maledetta tra cielo e terra” (Ferrari Editore, 2019), è un libro scritto a due mani da Antonio G. D’Errico e Donato Placido. La loro amicizia, che li ha visti firmare insieme molti progetti editoriali, ha dato vita a un profondo autoritratto di Donato Placido che, per la prima volta, racconta la sua parabola esistenziale.
Una biografia di un attore, scrittore, poeta drammaturgo italiano. Attivo in cinema, teatro e televisione, fratello di Michele Placido. Appassionato di scrittura e recitazione fin dalla giovanissima età. Nato ad Ascoli nel 1953 da una famiglia di origine pugliese.

Un libro intimo che parla di relazioni, emozioni sopraffazioni e soprattutto dell’incontro con Dio. Un Dio che è stato la sua unica forza e che all’occorrenza lo ha spinto anche a dire di no a chi credeva di poterlo ricattare per la sua fragilità o per la sua semplicità. Donato Placido è stato accompagnato, come conferma lui stesso in questa biografia, da un angelo custode che lo ha sempre guidato e consigliato anche nei momenti più bui, più maledetti.
Il racconto si dipana sulla scia di toccanti ricordi e riflessioni e agli incontri con attori e registi come Tinto Brass, Marco Bellocchio, Riccardo Scamarcio. E ancora, la passione per la poesia, le scelte anticonvenzionali, le contraddizioni apparentemente discordanti, i momenti bui, impressi nella memoria, trasformati in luci della coscienza. Gli eventi privati, la relazione con il fratello, l’amore per la moglie, la sua profonda religiosità, si intrecciano così con quelli pubblici, in un lucido amarcord, tra passato e presente, che a tratti ricorda un romanzo intimista, a tratti un pamphlet di denuncia contro le ingiustizie subite soprattutto a Milano durante gli studi come attore.

Donato Placido come dice lui stesso è stato spesso criticato per la sua fede che non ha avuto sempre la forza di difendere, ma che non ha mai rinnegato.

Ne morirei se perdessi questa luce e questa speranza. Mi dispiace per chi non crede nel mio sincero bisogno d’amore.

Il volume è accompagnato dai testi introduttivi di Michela Zanarella e Antonio Pascotto. In copertina Donato Placido con Malcolm McDowell, sul set di Io, Caligola, di Tinto Brass.