Discorsi sulle nuvole. Saggi e assaggi sul fumetto di Moreno Burattini

Non capita spesso di imbattersi in un libro così. “Discorsi sulle nuvole” di Moreno Burattini è un’acuta raccolta di saggi sul fumetto ed è anche un libro bello da leggere. Burattini è titolare di una scrittura incalzante, rende cioè piacevoli la teoria quanto la prassi, l’aneddotica come l’analisi della letteratura a fumetti. Il volume può leggersi a saltare, ma è dal suo insieme che affiorano due cose:

1. il quadro anamnestico del fumetto in tutta la sua potenzialità para-letteraria;
2. l’onniscienza burattiniana in materia.

Per i lettori più curiosi e per chi scommette sul fatto che i giornalini possono anche essere roba seria, un libro da non perdere. Due rapidi estratti dal volume possono restituire la veridicità di quanto ho appena scritto. Così l’autore, in merito al sempiterno Tex Willer, la faccia dura e pura del fumetto-western:

Tex è un eroe carismatico e non supereroe, tuttavia ha una sorta di potere che trascende la condizione umana: quello di riuscire immediatamente a stabilire chi è dalla parte della ragione e chi da quella del torto, chi imbroglia e chi no, chi va protetto e chi invece va castigato. Una volta distinti i buoni dai cattivi, colpisce duro senza esitazioni e senza guardare in faccia a nessuno anche contro la legge – che per lui è cosa diversa dalla giustizia.

E sulla strisce delle eternamente guerreggianti Sturmtruppen:

(…) non c’è serenità: la satira è feroce, l’ironia amara, l’humor nero. Non esiste neppure nessun vero protagonista perché i soldati (…) sono carne da cannone stritolata dagli ingranaggi del potere (…) le Sturmtruppen sperimentano gli orrori di una guerra che sembra interminabile. Come, del resto, pare non aver avuto mai inizio. C’è sempre stata, si direbbe, quasi fosse una costante e non una variabile o forse una categoria aristotelica. I soldati di Bonvi ignorano i vari motivi per cui combattono e oltre a combattere non possono far altro che credere e obbedire. I signori della guerra, che speculano sulla loro pelle, dispensano vane e assurde medaglie al valore e parlano di patria, ma che cosa siano davvero il valore e la patria nessuno lo sa, nessuno lo spiega.

In felice equilibrio tra sguardo analitico e madeleine, “Discorsi sulle nuvole” (Cut-Up Publishing) annovera - e contempla - un esaustivo campionario di eroi di carta. Da quelli "neri" e vituperati come Kriminal, Satanik e discendenti vari (compreso lo scarabocchio Cattivik, la cui “anima (…) è quella che si agita dentro ciascuno di noi quando vedendo un cartello che dice ‘Vietato calpestare le aiuole’ chi vien voglia di calpestarle, un’anima malandrina e dispettosa”) a Ken Parker epigono di un western anti-eroico e crepuscolare, ai Manga. Dalle eroine del “sesso di carta” a Bella e Bronco, a Martin Mystere, e ancora a Zagor - di cui Moreno Burattini è peraltro prima penna e curatore. Il testo è molto ricco, di storie come di intrecci (storie e intrecci con editori, disegnatori, costume e censura italiani): una raccolta di saggi trasversali - dai toni trasversali, dal pasionario al polemico - che esibisce l’omogeneità del saggio a tema unico. È uscito nell’ottobre del 2018 ed è senz’altro un libro da recuperare.